Quella che stamane ci ha contattato è una moglie commossa, ma felice per lo scampato pericolo che l’altra notte ha corso suo marito Salvatore Fusco, grazie al lavoro di quelli che sono stati definiti dalla signora Ersilia Ruberto “Gli angeli del 118”. “Grazie al loro intervento hanno strappato mio marito alla morte”, ci racconta la nostra interlocutrice. Ma andiamo con ordine, è giovedì, tarda sera, è quasi mezzanotte, Salvatore 60 anni, nato ad Avella ma abitante a Baiano, inizia a sentirsi male, chiede aiuto alla moglie che senza perdere tempo chiama i soccorsi, telefonando al 118. L’ambulanza in quel momento è impegnata in un altro intervento, ma nonostante ciò, resosi conto della gravità dei fatti, secondo il racconto fatto al telefono dalla sinora Ersilia, riescono immediatamente a recarsi presso l’abitazione indicata. Qui grazie a ben 90 minuti di continui operazioni mediche, con un massaggio cardiaco, defibrillatore sono riusciti a rianimare l’uomo, permettendo un continuo afflusso di sangue al cervello, scongiurando terribili ulteriori complicanze. Il tempestivo intervento da parte dei medici del primo soccorso, muniti di defibrillatore e di un nuovissimo kit per creare ipotermia nella zona celebrale, sono riusciti a salvare il paziente. Un risultato sorprendente, che dimostra i notevoli progressi tecnologici compiuti in questo campo. «Sono la protagonista di una storia di cui grazie a questi medici e al loro staff di pronto intervento ne conoscerò solo il lieto fine, – ci spiega Ersilia – consapevole però dello straordinario lavoro compiuto dalle gradevolissime persone che compongo lo staff medico del 118 del baianese. Oggi poteva essere un giorno triste invece mio marito è rinato».