Il suo ultimo desiderio prima di morire è stato quello di essere seppellito nella sua Avella, per rimanere con i suoi fedeli, nonostante i suoi familiari volessero riportarlo nella sua cittadina di origine San Bartolomeo in Galdo (BN). A tre mesi dalla sua scomparsa siamo purtroppo costretti a segnalare lo stato di totale abbandono in cui si trova la “tomba” del frate francescano certamente non un bel modo per ricordare un frate che ha dedicato la sua vita alla cittadina archeologica. Oggi chi si reca a pregare dinanzi alla tomba di padre Federico trova uno scenario davvero poco degno per una figura che ha lasciato ad Avella e nel circondario un bel ricordo. Più che una tomba, un acquitrino. Non una lapide, non un marmo ma solo una colata di cemento con una croce in legno su cui si intravede la foto del frate. Davvero una brutta scena per chi gli fa visita. A quanto sembra è l’amministrazione comunale che alla sua morte si prese l’impegno di provvedere all’allestimento del loculo e finora non ancora ha provveduto.