Questa mattina presso l’Auditorium-Teatro Biancardi gli alunni dell’ISIS Lauro Baienese sono stati accolti dall’Associazione Rami del Melo per un dibattito e per assistere allo spettacolo “O fantasma e l’Avvocato” commedia di Carlo Taranto recitata dal gruppo di attori amatoriali avellani “I Compagneros”. Prima del suo inizio c’è stato un dibattito durante il quale sono intervenuti autorità ed esperti di teatro. Il Presidente Giuseppe Sorice ha salutato i giovani attenti, i professori e alla dirigente scolastica Petrucci che ha accolto con gioia l’invito a partecipare a questo incontro. Sorice:”Cercheremo di diffondere tra voi la passione per il teatro creando una vera e propria compagnia teatrale scolastica,puntiamo sulla vostra partecipazione, tra voi si potrebbe nascondere un futuro attore, lo faremo in modo graduale facendovi abituare alla recitazione” A seguire altri interventi, Nicola Le Donne e Marco Saviano entrambi diplomati all’Accademia delle Arti teatrali, oggi membri della Compagnia stabile del Teatro Totò, hanno sottolineato l’importanza del teatro amatoriale come una vera e propria palestra per i giovani che intendono intraprendere questa esperienza, hanno poi annunciato la loro presenza in diversi teatri con lo spettacolo “Don Giuseppe Diana” dedicato al sacerdote di Casal di Principe vittima della camorra, una testimonianza importante quella dei due giovani attori che hanno esortato gli alunnio ad avere coraggio e a tentare. Poi le parole del Sindaco Biancardi: “Faccio i miei complimenti agli attori presenti e saluto tutti i giovani, credo che il teatro qui ad Avella stia diventando una realtà, in passato alcuni politici hanno criticato la scelta che abbiamo fatto invece oggi ci ritroviamo un teatro sempre occupato per vari eventi e anche rappresentazioni piccole e grandi, questo grazie al lavoro delle Associazioni di Avella e al nostro impegno. Il teatro può essere anche un ottima palestra per chi vuole comunicare qualcosa, non solo a livello artistico ma anche sociale e politico.” Infine l’intervento del Prof.Nicola Montanile direttore della Biblioteca Comunale che ha ricordato che ad Avella gia negli anni 50 hanno portato in scena diverse rappresentazioni ospitando pezzi da novanta del teatro italiano come ad esempio Carlo Molfese che ha approfondito i suoi studi teatrali a Napoli, in stretto contatto con Totò, Nino Taranto ed altri personaggi importanti. Montanile ricorda anche la partecipazione dei ragazzi alle recite e alle rappresentazioni sacre, ha poi definito tutti come degli attori dalla nascita, giustificando il pianto dopo il parto come una reazione negativa determinata dal trapasso dal comodo grembo materno alla vita di tutti i gioni dove c’è bisogno di indossare la maschera e quindi recitare una parte. (Michele Amato)