La Terra dei fuochi è quel territorio, compreso tra la provincia di Napoli e la provincia di Caserta, interessato da continui roghi tossici appiccati alle discariche abusive che proliferano in tutto il territorio: i rifiuti, urbani e speciali, bruciati nell’area del casertano e nella zona settentrionale della provincia di Napoli sono la principale fonte di inquinamento della zona, tra le aree più compromesse d’Italia sotto il profilo ambientale. Nell’area ex Pozzi di Calvi Risorta (Caserta) gli uomini del Corpo Forestale dello Stato hanno rinvenuto quella che potrebbe essere la discarica abusiva interrata più grande d’Europa: secondo il comandante del Corpo forestale Sergio Costasi tratta di un sito che ha un’estensione (quella certa sino a questo momento) di circa 25 ettari e un volume di 2 milioni di metri cubi di rifiuti. Ciò, a dimostrazione del fatto che, per quanto i media non ne parlino più con la stessa frequenza di un tempo, la terra dei fuochi “brucia ancora”. Gli abitanti di queste zone infernali continuano a fare i conti con roghi tossici appiccati in ogni dove e in ogni quando anche adesso che si sono spenti i riflettori.
Ieri, ad esempio, a Frattaminore è stato dato fuoco ad un parco-giochi dove, i bambini dovrebbero, in teoria, trascorrere il loro tempo libero nella totale spensieratezza ma teoria e pratica, come ben sappiamo, non sempre vanno a braccetto e questo ennesimo rogo lo dimostra. In teoria, ad esempio, sono innaturali i risultati del piano di sorveglianza epidemiologica a carico dell’ISS che hanno evidenziato un “carico di patologia, nell’area in esame (territorio compreso tra la provincia di Napoli e di Caserta) per il quale le esposizioni a emissioni e rilasci dei siti di smaltimento e combustione illegale dei rifiuti possono avere svolto un ruolo causale o concausale” (fonte: Napoli.repubblica.it). Vittime di questo scempio, che i Politica e Magistratura celano e di cui a tratti sembrano negarne l’esistenza, sono anche e soprattutto i bambini. Respirare fumo prodotto dai roghi tossici, è senz’altro nocivo per qualsiasi persona grande o piccola che sia ma l’organismo dei bambini è molto meno immune rispetto a quello degli adulti ed è per questo che queste povere creature si trovano nei reparti oncologici (chi ci arriva!), ignari magari di quello che sta loro capitando e di quello a cui potrebbero andare in contro.
Nelle ultime ore infatti, ci ha lasciato Rosapia, una ragazza di 20 anni, una ragazza con un futuro tutto da vivere, con sogni, forse tanti, tutti da realizzare ma consapevole del fatto che l’ecomafia, quel futuro glielo aveva rubato e che la sola speranza di sopravvivere non sarebbe bastata. Forse, ricorderete tutti di Angelo Ferrillo e dello sgradevole trattamento riservatogli per la sola ragione di aver chiesto giustizia di aver denunciato una amara realtà. Angelo, è il promotore de “La terra dei fuochi brucia ancora” dove ogni giorno oltre al fenomeno stesso, oltre a testimonianze di terra ancora bruciata, viene denunciata l’indifferenza dei politici, la stessa che ha tolto un sacco di figli dalle braccia delle proprie madri. Oggi, mi va di schierarmi dalla parte di Angelo e di chi come lui ha detto “stop” al silenzio anche se chi di dovere ha deciso di tapparsi le orecchie e soprattutto di serrarsi il cuore. Oggi mi va di schierarmi dalla parte di Angelo perché è stato trattato come un criminale, lui che il crimine lo ha denunciato. Mi va di schierarmi, come tanti, dalla parte di Angelo perché Terra dei fuochi è diventata oramai sinonimo di morte e infine mi va di schierarmi dalla parte di Angelo perché questo fenomeno ha macchiato la nostra bella Terra macchiando soprattutto il settore agroalimentare. Quello della terra dei fuochi è un fenomeno per il quale poche righe non bastano, infatti ritornerò a parlarne anche con l’ausilio di esperti. Allegato all’articolo oltre al video di Angelo mandato in onda da “Striscia la notizia”, potrete vedere anche foto di roghi appiccati poche ore fa.