Vittoria al cardiopalma per la Givova Scafati, capace di espugnare il PalaRuggi di Imola e di piazzare la stoccata decisiva per ottenere il tanto agognato accesso in semifinale. L’Andrea Costa ha retto bene l’urto fino alla fine, per poi mollare solo dopo un tempo supplementare, confermando tutto quanto di buono si era già detto sulla squadra di casa, artefice di una stagione da protagonista, conclusasi a gara quattro dei quarti di finale, sotto i colpi di Mayo e compagni. L’avversario dei gialloblù sarà noto solo dopo la decisiva gara cinque in programma giovedì sera tra Centrale del Latte – Amica Natura Brescia ed O.R.S.I. Tortona.
Primi minuti di gioco a parte, la Givova si porta subito avanti nel punteggio, grazie al dominio della coppia di lunghi formata da Simmons e Baldassarre (8-10 a 6’11’’). Poi sale in cattedra Mayo, che con l’ausilio di Crow e Portannese nel tiro dalla lunga distanza, permette ai viaggianti di trovare un allungo importante (13-22 a 2’07’’). Nelle ultime azioni, la precisione di Amoni e De Nicolao, consente ai padroni di casa di non far scappare l’avversario, chiudendo la prima frazione sotto 18-22.
La mano calda di Amoni, unita a quella di Prato, valgono il sorpasso biancorosso (25-22 a 7’33’’). Si mette in mostra anche Anderson e così Imola vola sul +7 (33-26 a 4’12’’). Gli ospiti non ci stanno, hanno un sussulto d’orgoglio e riprendono a difendere forte e a trovare la via del canestro con continuità, ritrovando il vantaggio (35-36 a 2’23’’) e preservando la testa della sfida fino all’intervallo.
Dopo la pausa, prosegue la spinta dei salernitani che, con Mayo, Portannese e Simmons, arrivano in vantaggio 40-48 a 8’, per poi incappare in un nuovo calo, che si traduce nel 48-48 a 5’25’’. La sfida prosegue a ritmi elevati, sui binari di un costante equilibrio, con botta e risposta da una parte e dall’altra, fino al 57-57 di fine terzo periodo.
Lentamente, ma con grande determinazione, la Givova, facendo leva sull’apporto dei due statunitensi, riesce a costruire un discreto vantaggio (59-66 a 6’45’’), che viene preservato per un minuto (65-71 a 5’45’’), prima che De Nicolao, Anderson, Sabatini ed Hassan firmino il pareggio 71-71 a 2’13’’. Gli ultimi minuti sono da sconsigliare ai malati di cuore, con Mayo che illude i suoi (74-76 a 22’’) e Washington che, allo scadere, manda tutti all’over time (76-76).
I 5’ suppletivi sono combattuti ed equilibrati, fino a quando un canestro di Crow a 49’’ porta Scafati avanti di misura 83-84 e costringe gli avversari al fallo sistematico, che non muta le sorti dell’incontro, grazie alla freddezza al tiro di Mayo dalla lunetta, bravo a preservare il vantaggio scafatese fino al suono dell’ultima sirena (83-87).
Dichiarazione dell’allenatore in seconda Umberto Di Martino: «Sapevamo che sarebbe stata una partita dura e difficile, perché Imola in casa si fa trascinare dal calore del proprio pubblico. Siamo stati bravi a recuperare quando siamo stati sotto e a restare sempre in partita. Bravi tutti, abbiamo dimostrato ancora una volta di essere una grande squadra, unita e affiatata, nonostante la rinuncia al nostro capitano per una botta rimediata all’occhio. E’ rientrato a pieno regime Rezzano che, reduce dall’influenza, ha mostrato nel finale di essere a corto di ossigeno e pertanto abbiamo preferito giocare con due cinque, che sono stati molto bravi in difesa. La vittoria ci consente di riposare qualche giorno in più rispetto alla nostra prossima avversaria, che aspettiamo ancora di conoscere».