C’è chi sulla bara ha messo la foto del giorno delle nozze e chi la sciarpa del Napoli, ”perché Giovanni era un gran tifoso”. Piangono i parenti delle 38 vittime della strage del bus di Monteforte Irpino. E a poche ore dall’inizio dei funerali, nella camera ardente allestita nel palazzetto dello sport di Monterusciello, continuano ad accarezzare le bare. A tratti le abbracciano anche.
Tante le coppie che in questo giorno si sono riunite. E così la bara di Barbara Iliano è vicina a quella di Alfonso Terracciano, così come Vincenza è vicina al marito Biagio Vallefuoco. Ma c’è anche la giovane Silvana, 26 anni, che è vicina alla bara del suo papà, Antonio. In tanti stanno arrivando al palazzetto dello sport per l’ultimo saluto alle 38 vittime. All’esterno anche uno striscione degli ultrà: ”Vi siamo vicini in questo dolore incolmabile”.
VEGLIA DI PREGHIERA – All’ingresso nel palazzetto, ieri sera, le salme sono state accolte da scrosci di applausi da parte della folla che era in attesa. Sul parquet si sono succedute da parte dei parenti delle vittime scene di pianto e commozione. Non tutte le persone presenti hanno potuto assistere alla veglia per il ridotto numero di posti. La veglia è cominciata condotta dal vicario episcopale della diocesi di Pozzuoli. (Ansa)