L’alternanza scuola lavoro, in sigla ASL, è una modalità didattico-formativa trasversale a tutti i canali del sistema scolastico; si propone di orientare e sostenere un ingresso consapevole degli studenti nella realtà lavorativa mediante l’acquisizione di competenze spendibili nel mercato del lavoro. Il percorso di ASL struttura in modo flessibili periodi di formazione in aula ad apprendimento di esperienze sulla base di convenzioni e di protocolli con partner esteri.
L’ ASL è parte integrante del profilo educativo, culturale e professionale del corso di studi, perché questa innovativa metodologia didattica è una fattiva alleanza tra il mondo della scuola e quella del lavoro: perché la scuola aperta al territorio e in collaborazione con diversi attori. Ed eccone le basi normative. La 107/2015 nel delineare la fisionomia dell’Alternanza conferma continuità e coerenza al processo di riforma del sistema scolastico con la L. 53/2003 e del dlg 77/2005, L.128/2013.
LA 107 definisce l’Alternanza come metodologia didattica e modalità formativa che consente agli studenti un percorso in sintonia con il proprio corso di studi e riconoscimento del valore dell’esperienza come vantaggio tra teoria e pratica, come obbligo formativo. ASL intende fornire ai giovani oltre alle competenze di base, le competenze necessarie ad inserirsi nell’esperienza lavorativa alternando ore di studio e di esperienze formative consegnando pari dignità alla formazione scolastica e all’esperienza lavorativa stessa.
200 giovani per il progetto Smartlab, con l’ alternanza scuola\lavoro. Pillole del primo bilancio tracciato dalla dirigente del “Masullo-Theti”
In conformità con i principi normativi ,nell’Istituto statale d’istruzione superiore “Masullo-Theti” si sta praticando l’alternanza scuola lavoro con percorso triennale e con un monte di 400 ore, così come previsto dalla L. 107/2015.
Gli studenti delle nove classi terze sono stati impegnati in questa prima fase nel progetto “ Smartlab” laboratorio per la progettazione innovativa di modelli di impresa con prestigiosa finalità, quella di formare persone capace di portare se stesse e gli altri al successo.
L’obiettivo è più che ambizioso, scoprire e vivere la passione per sviluppare strategie di dedizione, perseveranza e disciplina, per acquisire un modo di essere, un modo di agire orientato quotidianamente al rendimento e all’affidabilità.
Il progetto ha trasmesso a tutti gli alunni il concetto di idea costruita ma anche l’idea di costruire una vita personale e professionale basata sul proprio sistema di valori e rispettosa della propria e altrui dignità.
Il percorso formativo ha permesso loro di acquisire la consapevolezza che una volta scoperta la propria passione occorre anche la capacità di valutare l’opportunità di concretizzare l’idea con impegno, pazienza e metodo.
La metodologia del progetto dell’idea di impresa è stata la didattica laboratoriale e cooperativa, molto lavoro di gruppo e di analisi per creare un modello di impresa condiviso ( Busines Model Canvas ).
Gli studenti si sono impegnati per strutturare il modello idea-impresa affrontando le sette tappe formative: -Disegna il tuo futuro. La capacità e il coraggio di fare proprie scelte e decisioni. Ottieni il meglio da te e dagli altri per migliorare se stessi in tutte le attività quotidiane e come stimolare e superare i propri limiti. Orienta le tue azioni. Sviluppare strategie efficienti ed efficaci in tutti gli ambiti personali e professionali orientando sempre il proprio agire al progresso e affidabilità. Scopri la tua passione. E’ facile impegnarsi per ciò che piace, che si ama. Seguendo le passioni e le propensioni si persegue lo scopo e il raggiunge il successo.
Dalla passione all’idea . La finalità del percorso è sostanzialmente una : analizzare se nella propria passione ,c’è un’idea su cui vale la pena investire. Strategie vincenti. Sapere chiedere con intelligenza per accrescere la possibilità di realizzare obiettivo e scopo Modello Canvas Valido strumento di sintesi funzionale dell’idea. Consente di analizzare istantaneamente i punti deboli e di forza dell’idea da progettare.
Professoressa Annamaria Silvestro
Fotoservizio a cura di MIRA