a cura di don Riccardo Pecchia
Oggi 25 giugno si celebra San Guglielmo da Vercelli, nato a Vercelli da una nobile famiglia, ancora giovane, dopo la morte dei genitori intraprese un pellegrinaggio a Santiago de Compostela: egli si caricò di catene di ferro di tale peso che riusciva a malapena a trascinare, la penitenza fu completata dal totale digiuno durante il pellegrinaggio; tornato in Italia si fermò sulla catena montuosa che domina Avellino e decise di stabilirsi in una delle sue vette, in un luogo disabitato chiamato Partenio o Monte Virgiliano. Lì fondò il santuario mariano per cui quel monte avrebbe preso il nome di Monte Vergine, lì trascorse una vita da eremita per alcuni anni e si unirono a lui i primi compagni e così fu fondata la nuova Congregazione dei benedettini di Montevergine; successivamente fondò molti altri monasteri della stessa regola, ma rimase quasi stabilmente all’Abbazia del Goleto (a Sant’Angelo dei Lombardi) a parte diversi viaggi in Puglia in più occasioni, è morto in tale Abbazia; patrono dell’Irpinia.
25 giugno: san Massimo di Torino, poche sono le notizie su di lui; in compenso è giunta fino a noi una sua raccolta di circa novanta Sermoni, queste omelie rivelano la profonda dedizione di questo pastore per il bene del suo popolo; nato in un’imprecisata provincia settentrionale italiana dell’impero romano, viene storicamente considerato il primo vescovo di Torino, il suo impegno si concentrò in prevalenza sulla lotta contro la pratica della simonìa e del paganesimo, a tal proposito è ricordato per aver fatto erigere, sui resti di un precedente tempio pagano, una piccola chiesa dedicata a Sant’Andrea dai cui resti sorse il celebre Santuario della Consolata.