Le nascite in Italia continuano a calare. Lo certifica l’Eurostat nel rapporto divulgato oggi. Lo scorso anno l’Italia è risultato il Paese con il tasso di natalità (8xmille) più basso tra quelli dell’Ue. Complessivamente, nei 28 Paesi dell’Unione, nel 2015 la popolazione è cresciuta passando da 508,3 a 510,1 milioni. Ma ciò, osserva Eurostat, è avvenuto solo grazie agli immigrati poiché tra i residenti le nascite (5,1 milioni) sono state inferiori alle morti (5,2 milioni). I dati Eurostat “devono far riflettere molto, commenta Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”: bisogna preoccuparsi per un’Italia che non solo non va avanti ma va indietro. Quanto alle responsabilità, dipende da una cultura politica tesa a dimenticare i problemi centrali della società. C’è un problema concreto di tranquillità sociale, non solo dal punto di vista economico, ma soprattutto lavorativo.