Ecco riproporsi la solita storia: l’Amministrazione Mascolo sostituisce quella Ferone e punta solo a fare tabula rasa di tutto quello fatto dal predecessore ma senza proporre nulla in sostituzione: nelle ultime settimane si è fatta sempre più insistente la notizia di un imminente provvedimento di licenziamento dei 15 dipendenti comunali stabilizzati con delibera n° 87/2009! Tra loro giocano al gatto e al topo, giocano a beccarsi come galli, giocano con il reddito dei lavoratori, i lo…ro progetti, le loro famiglie, le loro vite. Il Sindaco Mascolo appena eletto, nel settembre del 2012, ha posto alcuni questiti alla Funzione Pubblica la quale ha semplicemente invitato l’attuale Amministrazione, nell’eventualità di propri dubbi circa la stabilizzazione, a rivederla e poi, a propria responsabilità, adottare eventuali provvedimenti. Quindi la Funzione Pubblica non obbliga nessuno al licenziamento ritenendo di non potersi esprimere in merito e rimettendo nelle mani dell’Ente comunale ogni provvedimento. E come al solito la Giunta Mascolo si trincera dietro la burocrazia per giocare con la pelle dei tufinesi, sia dei 15 lavoratori che di tutti i cittadini, in quanto un eventuale provvedimento di licenziamento del Comune contro i lavoratori sarebbe illegittimo e impugnabile davanti al TAR e al giudice del lavoro, l’Amministrazione sarebbe così costretta a difendersi e ciò costerebbe soldi all’Ente e lavoro per gli avvocati. In realtà la questione è tutta politica: il clientelismo perseguito dalle Giunte Ferone e Mascolo ha creato solo false aspettative e dispendio di risorse perché entrambe erano prive di un progetto che mirasse alla crescita economica, sociale e culturale della collettività. È assurdo stabilizzare dei lavoratori a poco più di 2 ore al giorno, condannando i 15 dipendenti a una retribuzione a dir poco da fame e precaria, ma in realtà tenendo costantemente sotto ricatto i lavoratori stessi.
Oggi, più che mai, occorre una seria riprogrammazione delle risorse umane a disposizione del Comune, indirizzandole verso quei settori socialmente ed economicamente più sensibili: invece di parlare di licenziamenti perché non elaborare un piano occupazionale volto alla lotta dell’evasione e alla valorizzazione delle risorse pubbliche? Perché non investire nel campo del sociale e della cultura? Sono tanti i modi in cui i lavoratori del Comune di Tufino (e non solo i 15) possono dare un serio contributo grazie alle capacità professionali ed alle esperienze acquisite! E poi chiariamo una cosa: i 15 dipendenti in questione non incidono minimamente sul conto TARES (su quella tariffa incide il costo del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani, e incidono quindi le retribuzioni dei lavoratori ex Campania Felix che pure meriterebbero un impiego migliore e più produttivo magari al servizio di un’isola ecologica per il riciclaggio). Diranno: “non ci sono i soldi, siamo costretti!”. Quante volte l’abbiamo sentito? Questa volta però non funziona: l’on. Manfredi del Partito Democratico in una nota ufficiale ha fatto sapere che un emendamento al decreto del fare approvato qualche giorno fa ha sbloccato 500 mila euro di quote ristoro per Tufino. A questo punto l’Amministrazione e la Giunta comunale non hanno più alibi ma solo colpe, prima di tutto l’incapacità di utilizzare i fondi delle quote ristoro per la ristrutturazione del martoriato territorio tufinese. Le risorse per pagare i 15 ci sono e senza ulteriormente pesare sulle tasche dei tufinesi: basta avere l’intelligenza di utilizzare al meglio le loro capacità! Queste donne e questi uomini devono continuare a lavorare per noi, e noi siamo tenuti a tutelare il lavoro e il reddito di tutti. Le loro intelligenze e le loro competenze sono al servizio dei cittadini, e noi dobbiamo utilizzarle per risanare le ferite di una comunità, oltre le sterili contrapposizioni, per una vita migliore. Non è ancora tutto deciso, possiamo ancora impedire il provvedimento di licenziamento. Per questo motivo invitiamo tutta la cittadinanza, il Sindaco e l’Amministrazione comunale, la maggioranza e la minoranza consiliare, nonché tutti i dipendenti comunali e i capiservizio a confrontarsi in un’Assemblea Pubblica da tenersi lunedì 26 agosto alle ore 18:00 presso la sala consiliare del Comune di Tufino.