Il 28 ottobre scorso, nei locali del ristorante “ I Malavoglia “ di Marigliano, si è tenuta la conviviale tra il Rotary Club Nola Pomigliano d’Arco ed il Rotary Club Caserta Terra di Lavoro, presieduti rispettivamente dal dott. Alfredo Pecoraro e dal Dott. Giustino De Iorio , finalizzata a promuovere le eccellenze vesuviane ed a salvaguardare le tradizioni ad esse correlate.
Folta la presenza di autorita’ rotariane, civili e militari, tra cui Salvatore Iovieno ( Governatore nominato del Distretto 2100 del Rotary International ), Lucio Altieri ( presidente del Rotary Club Valle Telesina ) , Giuseppe Popolo e Tina Santillo ( rispettivamente vice presidente e past president del Rotary Club Napoli Posillipo ), Pio Buonomo ( Generale dell’Esercito ), Elia Rubino ( Generale dell’Aeronatica ), Pasquale Gattellaro ( Colonello dei Carabinieri ), Sabatino D’Agostino ( dirigente scolastico del Liceo Torricelli di Somma Vesuviana ), Luigi Manno ( dirigente scolastico dell’Istituto Siani di Casalnuovo ).
Innanzi ad oltre cento persone, il dott. Tommaso Esposito, esperto in enogastronomia, e la dott.ssa Daniela Fortunio, amministratore della societa’ Scanfish di Somma Vesuviana, hanno intrattenuto i presenti relazionando sulla storia e tradizioni dello stoccafisso e baccalà, sui problemi legati alla loro commercializzazione e sulle innovazioni del settore.
La storia dell’uomo e delle civilta’ sono strettamente legate all’alimentazione. Crescita demografica, prosperita’ e miseria, conquiste, guerre e rivoluzioni sono strettamente connesse alla disponibilita’ di cibo, alla sua scarsita’ o alla sua abbondanza.
Se si evita di considerare i casi in cui è la mera sussistenza a dettare cio’ che si deve mangiare, il cibo cessa di essere un bisogno fisiologico e diventa una necessita’ culturale. Il cibo parte dagli alimenti naturali e si trasforma, mediante l’intervento dell’uomo, in fenomeno culturale, in elemento di identita’ e di patrimonio.
Ci troviamo in un territorio ove vi e’ una secolare tradizione nella produzione di stoccafisso ammollato e nel consumo di baccalà, , due alimenti provenienti dalla lontana Norvegia, che hanno gettato un ponte tra due civilta’ tanto diverse e lontane ma così unite nella cultura del cibo.
Lo stoccafisso ed il baccalà rappresentano un tipico esempio di come gli alimenti possono rappresentare il punto di incontro fra culture diverse, frutto della circolazione di uomini, merci, tecniche e gusti.
Negli ultimi anni, purtroppo , si è assistito ad una progressiva ed inesorabile omologazione della cultura alimentare. Il ” cibo seriale ” minaccia non solo i “ sapori ”, ma anche la cultura di vaste aree del pianeta. Se il cibo è specchio e memoria della diverse culture che lo hanno originato e diffuso, le nuove generazioni devono recuperare le tradizioni, perché rappresentano un pezzo del loro patrimonio culturale, cio’ puo’ avvenire solo avvicinando i giovani ai gusti che non fanno piu’ parte del loro quotidiano.
Il dott. Alfredo Pecoraro sottolinea che “ la famiglia e la scuola hanno il ruolo primario nell’educazione al gusto dei bambini , per favorire scelte alimentari che puntino alla qualita’, alla varieta’ ed alla stagionalita’, piuttosto che alla quantita’ ed ai cibi industrializzati .“
L’educazione al gusto è un percorso lungo che comincia con la conoscenza delle materie prime , dell’uso che se ne fanno, degli odori, del sapore, ed ancora della stagionalita’ per sapere quale sara’ il momento giusto per farne uso. La provenienza, infine, fornira’ informazioni sulle origini, sulle tradizioni, sul lavoro degli artigiani e dei contadini di quel territorio che fornisce, con genuinità, la materia prima.
Il dott. Alfredo Pecoraro sottolinea ancora che “ attraverso un’intensa attivita’ culturale bisogna affermare la preminenza della civilta’ della tavola sull’avvilente commercializzazione del cibo e su ogni forma di ignoranza alimentare.”
L’educazione al gusto dei nostri giovani sicuramente portera’ alla riscoperta dei prodotti alimentari delle nostre zone e della nostra tradizione.
Nel corso della serata è stato presentato il libro “ Sapori e saperi del mare del nord in terra vesuviana “, scritto da Alfredo Pecoraro e Giustino De Iorio, un viaggio nelle leggende, nella storia, nelle tradizioni, negli usi, nei modi di dire e nel gusto legati alla produzione ed al consumo dello stoccafisso e del baccalà alle falde del Vesuvio.