I disservizi dell’ufficio postale ad Avella oramai non si contano più, la posta non viene recapitata in tempo se non dopo molti giorni di ritardo, ufficio postale chiuso senza giustificato motivo e cosi via, tutti questi fattori hanno costretto un folto gruppo di utenti di prendere carta e penna e scrivere direttamente alla direzione centrale delle poste italiane a Roma. Ecco la missiva inviata.
“Sperando che questa lettera sia giunta a destinazione vogliamo far presente che nel nostro paese (AVELLA), e nei paesi confinanti, la posta viene recapitata ogni 2/3 mesi con conseguente ritardo di consegna di bollette che giungono scadute e cadute in mora. Questo purtroppo avviene da anni e nel farlo presente a chi gestisce l’ufficio postale, l’unica risposta ottenuta è: “si faccia addebitare le bollette direttamente sul suo conto se non vuole pagare la mora”. Addirittura giorni fa è stata scattata una foto, che alleghiamo alla lettera, in cui il motorino predisposto alla consegna della posta viene utilizzato per contenere legna. Quello che ci fa rabbia è che stiamo vivendo un periodo in cui il lavoro scarseggia e la disoccupazione è al massimo storico, e ci sono queste persone che invece di fare il loro dovere e ringraziare il cielo di avere un lavoro fanno tutt’altro e chi ne paga le spese siamo sempre noi cittadini. Speriamo che vengano prese IMMEDIATAMENTE dei provvedimenti… In attesa vi porgiamo i nostri saluti sperando che la situazione migliori quanto prima. Avella, 14 Dicembre 2016″
Riuscirà una missiva a risolvere le inefficienze, noi crediamo proprio di no.