Il gravissimo episodio criminale verificatosi sul raccordo Avellino-Salerno, con l’assalto ad un portavalori, deve allarmare, non solo per la sua sincronia con il quale è stato posto in essere , ma anche per la disponibilità dei mezzi di cui la banda era fornita. Tre banditi, incappucciati e con armi da guerra, con una tecnica che sembra importata direttamente, dai più cruenti teatri di guerra , hanno bloccato, dopo averla speronato, l’auto della Cosmopol che precedeva il blindato con i valori. L’azione è stata rapidissima: i banditi hanno bloccato il personale di scorta e si sono impossessati del denaro che era destinato a uffici postali della provincia di Salerno, sparando all’impazzata contro il blindato, colpi di Kalashnikov. – Così ha dichiarato il Presidente Nazionale del Libero Sindacato di Polizia (LI.SI.PO.), Antonio de Lieto – Dopo aver portato a segno il “colpo”, i banditi si sono dileguati, secondo un evidente piano, studiato nei minimi dettagli. Questo gravissimo episodio, a giudizio del LI.SI.PO. rappresenta un “salto di qualità” dell’attività criminale ed anche la disponibilità di armi da guerra, capaci di sviluppare una potenza di fuoco enorme e difficilmente contrastabile, impone una riflessione: da dove provengono i criminali? Sono forse reduci dai vari “fronti di guerra”, che hanno caratterizzato, nel passato non lontano, diverse aree dei Balcani e di altre zone ? Il Libero Sindacato di Polizia (LI.SI.PO.) – ha concluso de Lieto – spera che i responsabili di questo “assalto” ed i loro eventuali complici, siano rapidamente individuati ed assicurati alla giustizia, anche nella considerazione che “colpi” del genere, possano essere replicati, in Campania o in altre zone d’Italia.