Spezia (4-3-3) Chichizola; Vignali, Valentini N., Terzi, Migliore; Maggiore, Errasti (20’st Pulzetti), Djokovic; Piccolo (40′ st Datkovic), Granoche, Fabbrini (33′ st Baez). A disp.: Valentini A., De Col, Ceccaroni, Sciaudone, Signorelli, Mastinu. All. Di Carlo.
Avellino (4-4-2) Radunovic; Laverone, Jidayi, Migliorini, Solerio; Lasik (30′ st Camarà), Paghera, Moretti (20′ st Omeonga), D’Angelo; Verde (1′ st Castaldo), Ardemagni. A disp.: Lezzerini, Perrotta, Eusepi, Belloni, Bidaoui. All. Novellino.
Arbitro: Ghersini di Genova
Assistenti: Baccini di Conegliano Veneto e Raspollini di Livorno.
Quarto uomo: Giua di Olbia
Ammoniti: 9′ pt Errasti, 23′ pt Lasik, 18′ st D’Angelo, 28′ st Djokovic e Ardemagni, 49′ st Jidayi.
Reti: 18′ pt Ardemagni (A), 26′ pt Djokovic (S), 24′ st Granoche (S).
Recupero: 0′ pt, 6′ st.
di Lucio Ianniciello
Finisce male a La Spezia per i lupi. Eppure si era cominciato con il gol di Ardemagni ma poi il team irpino è andato scemando, ancora un pò sulle gambe. Le assenze in difesa si sono fatte sentire, il gol del vantaggio spezzino di Granoche non è stato controbattuto a dovere, con i subentrati Castaldo e Camarà evanescenti in attacco. Ci sono stati però degli episodi dubbi, l’Avellino ha reclamato due rigori. Peccato che il portiere Radunovic oggi sia stato più croce che delizia, “paperissima” sull’1-1 di Djokovic e poi due begli interventi. Non è bastato, lo Spezia non ha fatto niente di trascendentale ma ha messo in moto il diablo Granoche (grande assist di Piccolo) portando a casa i tre punti.
In casa Avellino, come era prevedibile, cambia la difesa per le assenze di Djimsiti e Gonzalez, non altrettanto prevedibile la presenza di Solerio come sterno basso di sinistra che scalza Perrotta, Migliorini affianca Jidayi. Lo schema è il 4-4-2. Spezia con Fabbrini dal 1′ in avanti, c’è Migliore in difesa, Vignali ha la meglio su un De Col non in grandissima forma, 4-3-3. Entrambe le squadre vengono da una sconfitta, i liguri a Carpi e l’Avellino in casa contro il Perugia dopo nove risultati utili consecutivi. Troppo alta la prima conclusione del match, al 6′, di Migliorini con una zuccata. Poi lo stesso centrale difensivo fa da scudo a dei tentativi spezzini. All’11’ Fabbrini se ne va e tira radente, manca la forza e Radunovic abbranca la sfera. L’Avellino al 18′ è scaltro e reattivo, punizione battuta velocemente da Verde che appoggia per D’Angelo, cross dalla destra e Ardemagni schiaccia di testa in rete lo 0-1. Inevitabile la dab dance. Al 25′, però, Radunovic la combina grossa, Djokovic tira da più di 30 metri, il portiere si fa sfuggire la sfera che schizza e finisce in rete. Si fionda comunque Granoche che gonfia il sacco ma la linea di porta era già stata varcata, è 1-1. Lo Spezia subito dopo ci riprova con Piccolo appena fuori dall’area, Radunovic non sicurissimo blocca in due tempi. Insiste il team ligure, da corner colpo di testa di Valentini ma questa volta Radunovic fa un colpo di reni spettacolare e devia in angolo. A seguire ancora il difensore impegna il portiere serbo che si oppone con i pugni in piena area irpina. L’Avellino cerca di ripartire ma lo Spezia preme e non glielo consente, tuttavia al 43′ c’è una girata sotto porta di Ardemagni, ancora su suggerimento di D’Angelo, la palla rimbalza su Valentini e lo Spezia si salva. Un gol a testa, tutti negli spogliatoi.
Novellino ricorre subito a Gigi Castaldo, Verde gli fa spazio. E’ lo Spezia a farsi minaccioso, la palla balla in area biancoverde, solo un pò di spavento. All’ 11′ i padroni di casa usufruiscono di un calcio di punizione invitante, dai 20 metri tira Piccolo e la palla si abbassa quel tanto che basta affinchè Radunovic si tuffasse ma non che si tenesse sotto la trasversale. Al 14′ Ardemagni recrimina per un presunto mani in area di Valentini, l’arbitro sorvola. I liguri poi sono velleitari con una conclusione altissima di Fabbrini, meno con un cross pericoloso di Djokovic. Altri cambi, Omeonga per un Moretti non al massimo e Pulzetti per Errasti. Ci prova Lasik con un tiro non lontano dalla porta, poi Ardemagni di testa non imprime la forza giusta e per Chichizola è facile fare sua la sfera. L’Avellino non ha la stessa solidità difensiva del filotto delle 9 gare e così Piccolo pesca Granoche, il diablo non viene contrastato a dovere e in tuffo di testa batte Radunovic. Spezia in vantaggio. Novellino si gioca la carta Camarà, Migliorini ci prova in gioco aereo senza fortuna. Il tempo scorre, i lupi non danno la sensazione di poter acchiappare le aquile spezzine. Di Carlo si copre negli ultimi minuti con Datkovic per Piccolo. Indomito Ardemagni davanti, ma non aiutato dai compagni di reparto. Tentativo al 44′ con D’Angelo che di testa gira abbondantemente a lato su cross di Omeonga. I minuti di recupero sono 5, ciabatta Ardemagni quando ne sono passati 2. Al 49′ viene graziato l’Avellino, Pulzetti tira alle stelle da ottima posizione dopo una ripartenza favorita da Omeonga che perde una palla sanguinosa. Finale concitato, Ardemagni va a terra in area avversaria su intervento non ortodosso di Chichizola, non è penalty. Non c’è più tempo, seconda sconfitta consecutiva per i lupi.