È andata male a due donne di etnia rom che, controllate dai Carabinieri della Stazione di Caposele, sono state allontanate con Foglio di Via Obbligatorio: per una di loro, già destinataria del medesimo provvedimento, è scattata anche la denuncia alla competente Autorità Giudiziaria.
In Materdomini, durante un servizio straordinario per il controllo del territorio e per il mantenimento dell’ordine e della sicurezza pubblica, predisposto dal Comando Provinciale Carabinieri di Avellino in occasione delle solenni cerimonie religiose celebrate presso il Santuario di San Gerardo Maiella, principalmente per monitorare qualche malintenzionato che raggiunge la meta religiosa non perché devoto al Santo ma per tentare di mettere a segno qualche furto all’interno delle autovetture in sosta o qualche borseggio in danno di pellegrini, i Carabinieri della Stazione di Caposele procedevano all’identificazione di una 30enne ed una 35enne provenienti dall’hinterland napoletano. Alla specifica richiesta dei militari operanti, le stesse asserivano di essere “particolarmente devote al Santo”.
Tale affermazione, tuttavia, non convinceva i Carabinieri che decidevano di approfondire il controllo. Condotte in caserma, si appurava che a loro carico figuravano numerosi precedenti penali, principalmente per reati contro il patrimonio. Una di loro, inoltre, non era nuova a tali controlli: infatti, precedentemente fermata, era già destinataria di provvedimento di Divieto di ritorno nel Comune di Caposele. Veniva pertanto deferita in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Avellino, diretta dal Procuratore Dott. Rosario Cantelmo, in quanto ritenuta responsabile di inottemperanza al citato provvedimento.
Per l’altra rom scattava invece la proposta per l’irrogazione della misura di prevenzione del Rimpatrio con Foglio di Via Obbligatorio.