Malgrado il sindaco si sia impegnato a consegnare freschi di riqualificazione, i locali della scuola dell’infanzia, le opposizioni criticano aspramente i ritardi dell’amministrazione. Innanzitutto si registra la dura reprimenda del consigliere di “Avella Viva, l’avvocato Enza Luciano. «Ad Avella mancano le aule? I bambini sono costretti a stare nel refettorio? Non ci sono i soldi? Si, ma intanto i soldi, circa 200mila euro, per completare il teatro, Biancardi e company li hanno trovati! Per la verità sono usciti dalle tasche degli avellani stessi! Ed intanto – aggiunge la Luciano – continuano a frastornaci con opere ed iniziative per il supposto rilancio di Avella. E nulla conta se poi su temi fondamentali come l’edilizia scolastica stiamo ancora a zero. Assurdo che si aspetti l’apertura dell’anno scolastico per provvedere. Non possono venirci a dire che per una cosa così importante non ci sono i soldi». Il “CentroSinistra per Avella”, rappresentato in consiglio comunale da Pellegrino Palmieri, condivide le critiche del consigliere Luciano. «È una vera assurdità, quella che si sta verificando in questi giorni, presso l’asilo statale di Avella. I lavori per l’adeguamento dello stabile, per renderlo idoneo rispetto all’aumento del numero di bambini, si stanno effettuando in concomitanza con l’apertura del nuovo anno scolastico. Mentre i bambini stanno in classe, alcuni stanno perfino nel refettorio, i muratori a pochi metri stanno compiendo le operazioni di costruzione e abbattimento delle pareti. Ci chiediamo: è mai possibile aspettare l’inizio dell’anno scolastico per adeguare lo stabile? Nessuno mette in dubbio che la riapertura dei termini per le iscrizioni, abbia potuto creare qualche difficoltà nella gestione degli spazi, ma ci sembra assurdo dover assistere a tanta approssimazione e superficialità. Quando, il primo giorno di scuola, ci siamo recati presso l’istituto, per verificare lo stato delle cose, abbiamo notato che alcuni operai, in quel momento, stavano procedendo al taglio del prato che circonda la scuola. È mai possibile che con tre mesi di chiusura, non ci sia stato un solo giorno per ordinare ai socialmente utili la manutenzione dei giardini? A volte ci viene lo sconforto, perché ci vergogniamo pure, come avellani, a dover affrontare questioni così essenziali, che riguardano l’ABC per un amministratore. Dedicarsi al teatro, agli spettacoli, e ad altre forme di intrattenimento, per distrarre i cittadini, senza poi curare gli aspetti più necessari, come l’asilo, significa non aver minimamente a cuore le sorti di questo paese. L’atteggiamento della maggioranza e dell’assessore con la delega, ha un solo scopo quello di limitarsi ad occupare le poltrone, per curare interessi che nulla hanno a che fare con il bene comune. L’unica cosa che possiamo suggerire al sindaco e alla sua maggioranza: dimettetevi e ritornate presso le vostre rispettive abitazioni, che fate più bella figura».