Da Franco D’Ercole, dirigente provinciale pdl – ex presidente Alto Calore Servizi, riceviamo e pubblichiamo: ”Osservo con incredulità l’intero centrosinistra provinciale strapparsi i capelli per l’ennesimo presunto “scippo” ad opera del vituperato governo di centrodestra imperante in regione. Questa volta l’annunciato furto riguarda le risorse idriche, messe a rischio da un disegno di legge che, secondo la vulgata della sinistra, trasferirebbe l’area delle sorgenti sotto l’egida di Enti d’ambito dai discutibili confini (ed ancor più incerti amministratori). Lo spettacolo è piuttosto indecente, soprattutto per chi ha memoria di quanto ha fatto (o, meglio non ha voluto fare) il centrosinistra irpino negli ultimi cinque anni durante i quali ha governato l’ATO Avellino-Benevento. Il solo fondamentale compito di tale ente era quello di procedere all’affidamento del servizio idrico integrato, previa approvazione del piano d’ambito. L’unico soggetto in possesso dei requisiti per ricevere l’affidamento, per ammissione corale, era l’Alto Calore Servizi ma, poiché l’azienda idrica era governata dal centrodestra, l’ATO ha colpevolmente ed irresponsabilmente sempre rinviato la decisione, fino a giungere alla cessazione delle sue funzioni. In qualità di presidente dell’Alto Calore ho più volte denunciato i pericoli che l’irresponsabile rinvio dell’affidamento avrebbe comportato, pericoli che ora si avviano a diventare fatto concreto. Se l’ATO, a guida centrosinistra, avesse deciso l’affidamento, oggi non si correrebbe il rischio di dover associare il privato nella gestione del servizio, così come sembra prevedere il disegno di legge in questione. L’isteria ipocrita contro la decisione regionale (che, peraltro, deve passare in consiglio regionale, dove, se c’è volontà e, soprattutto, capacità, si può trovare la migliore soluzione), è la conferma della mediocrità di una classe dirigente che riesce con spudoratezza senza eguali ad anteporre le ragioni di parte alle ragioni della collettività”