Abbiamo letto e colto con stupore la nota del segretario del circolo Pd di Serino Antonio De Feo apparsa su alcuni quotidiani locali. Non ne comprendiamo le ragioni o non ne condividiamo ne’ la forma ne’ il contenuto.
Innanzitutto, ci sembra quanto mai necessario sottolineare che il segretario De Feo con quanto dichiarato ha rinnegato le sue origini e la sua genesi politica provando a screditare alcuni ex iscritti al PD ai quali proprio lui, a differenza dei sottoscritti,fino a qualche settimana fa era talmente legato fino al punto di essere stato da loro indicato e nominato segretario del locale circolo democratico.
Per ciò che concerne le primarie, inoltre, la nostra componente si è regolarmente recata a votare (noi per Renzi) nel circolo di Serino alla stregua, con nostra estrema meraviglia, di numerosi esponenti del centro-destra e tanti iscritti a Forza Italia, tutti appassionatamente predisposti in assetto “cammellare”. Al riguardo, abbiamo segnalato al segretario, al momento, tutte le evidenti anomalie riscontrate invitandolo a porre maggiore attenzione, perché la nostra idea di Pd è altra e più nobile. Così come siamo convinti che il rinnovamento si debba ottenere coinvolgendo le persone vere che si persuadono con la forza delle proprie ragioni e rimettendosi al loro giudizio sovrano, mettendoci la propria faccia, durante le competizioni elettorali. Siamo ampiamente distanti da chi, invece, vilmente si nasconde dietro il consenso altrui o prova ad utilizzare in qualche sporadica occasione un po’ di voti “in prestito”. Ognuno, ad ogni modo, si misura con quello che è e che rappresenta.
Come ha ribadito il segretario Matteo Renzi, le porte del PD vanno spalancate a tutti, però c’è bisogno anche di esponenti in grado di fare autocritica e di riconoscere le proprie inadeguatezze e carenza. Non si avverte la necessità di chi cerca di scaricare su altri le proprie frustrazioni e debolezze politiche ed elettorali. Non a caso, da alcuni giorni è partita la macchina del fango nei confronti del nostro leader Gianluca Festa reo, a giudizio di qualche effimera e passeggera presenza politica locale, di aver disertato le primarie nella città di Avellino. Naturalmente, ciò per tentare di occultare tutti i fallimenti politici amministrativi del PD irpino, pensando che la gente, come un tempo accadeva, sia ancora disposta, supinamente, ad abboccare a corbellerie del genere. La storia è cambiata ed è giunto il momento che, almeno nel Pd, i vecchi e giovani già vecchi lo comprendano, altrimenti saranno gli elettori a farglielo comprendere in occasione degli appuntamenti elettorali del 2018. Nel frattempo,
per rispetto dei tanti militanti che credono come noi in un partito inclusivo non rinchiuso in se stesso, ci opporremo con tutte le nostre forze a chi sta piano piano decretando la scomparsa del partito sul territorio, col solo obiettivo di mantenere in vita un piccolo orticello che possa garantirgli un sostentamento politico per una volta ancora. Spiace per loro, ma rimarranno delusi, il tempo delle rendite di posizione basate sui sacrifici altrui è finito.