Campagna Amica sbarca nell’isola d’Ischia. Sabato 13/5 primo mercato degli agricoltori

Campagna Amica sbarca nell’isola d’Ischia. Sabato 13/5 primo mercato degli agricoltori

Riscoprire l’agricoltura dell’isola d’Ischia e valorizzare l’agroalimentare di qualità della rete Campagna Amica regionale. Con questi obiettivi Coldiretti Campania e la federazione regionale di Napoli hanno accolto l’invito del Comune di Serrara Fontana ad organizzare il primo mercato degli agricoltori in vendita diretta all’interno del progetto “Ischia Km Zero”. Si parte sabato 13 maggio dalle 9 alle 15. La location individuata dal Comune è la piazzetta della frazione di Succhivo nei pressi del suggestivo borgo Sant’Angelo.

L’isola verde, come è emerso dall’incontro preliminare con i produttori, sta riscoprendo le sue radici con un’interessante diffusione di pratiche agricole accompagnate anche dal recupero di terreni incolti. “Una nuova stagione per l’agricoltura isolana – spiega Salvatore Loffreda, direttore di Coldiretti Campania e Napoli – che testimonia un profondo cambiamento culturale nei cittadini e nei turisti che arrivano da tutto il mondo. Non c’è solo chi guarda con interesse alle opportunità di un’agricoltura multifunzionale, ma è sul fronte della domanda che si misurano i fenomeni più interessanti. Le famiglie sono attente a quello che comprano e mettono a tavola, stando attente alla qualità e alla tracciabilità dei prodotti. Così come i turisti si aspettano di trovare nel piatto un racconto, fatto di storia e distintività. Il progetto di Campagna Amica per l’isola d’Ischia è questo, partire con l’esperienza del mercato in vendita diretta ma immaginando già percorsi di educazione alimentare nelle scuole, la valorizzazione degli agriturismi e dei ristoranti che vogliano acquistare direttamente dagli agricoltori”.

Oltre agli agricoltori isolani che hanno aderito alla rete di Campagna Amica saranno presenti anche produttori rappresentativi di eccellenze produttive regionali non presenti sull’isola, con lo scopo di creare sinergie tra gli agricoltori campani e di trasferire buone prassi in uno scambio virtuoso all’insegna dell’innovazione.