Dopo il grande successo dello scorso anno di “Romeo e Giulietta” quest’anno il viaggio itinerante dell’estate teatrale de “Il Demiurgo” in giro per i siti culturali più belli della Campania sarà all’insegna di una delle storie più magiche e poetiche mai raccontate (prima dalla letteratura e poi dal cinema): Mary Poppins.
Si parte sabato e domenica 20 e 21 Maggio (con due repliche al giorno alle 18 e alle 21) nello splendido scenario dei giardini del Castello Lancellotti di Lauro, uno dei luoghi più suggestivi ma meno noti della Campania, oggi divenuto, dopo la riapertura al pubblico, una delle Residenze d’epoca più belle del Paese che funziona sia come Museo storico dell’era feudale sia come location di eventi culturali.
“Una cornice mozzafiato, una storia senza tempo, un cast di cantanti, attori e ballerini di altissimo livello”. Così il fondatore de “Il Demiurgo” Francescoantonio Nappi, che dello spettacolo cura anche la regia con Andrea Cioffi, presenta la sua rivisitazione di Mary Poppins che sarà per grandi e bambini “un viaggio onirico, sognato e sognante, all’interno di un cult generazionale, ma soprattutto uno spettacolo allegro, coinvolgente, divertente, da guardare, cantare e ballare al ritmo di supercalifragilistichespiralidoso”.
Proprio l’interattività dei suoi spettacoli che coinvolgono nell’azione scenica il pubblico è del resto uno dei tratti distintivi del grande successo delle narrazioni teatrali de “Il Demiurgo”. “Ricordo ancora l’emozione degli spettatori di Romeo e Giulietta – racconta Nappi – nel danzare in scena nelle stanze nobiliari della Reggia di Caserta o dinnanzi alla maestosità dell’Anfiteatro Campano”. Le stesse emozioni che rivivranno gli spettatori di Mary Poppins in uno dei castelli italiani più belli che fungerà da scenografia dello spettacolo e si tramuterà per due giorni nella Londra descritta da Pamela Lyndon Travers ed eternata da Walt Disney . Come sempre per la politica culturale de “Il Demiurgo” volutamente accessibile a tutti il prezzo del biglietto: 15 euro per gli adulti e 10 euro per i bambini fino a 12 anni.
La cura dei particolari: dalle musiche alla scenografia
Lo spettacolo, realizzato in collaborazione con l’Associazione culturale Pro Lauro, attiva da oltre trent’anni sul territorio lauretano, dove gestisce le attività culturali e il servizio di visite guidate al Castello Lancellotti, è stato ideato con una cura maniacale dei particolari. Dalle scenografie realizzate da Emilia Esposito, Ignazio Bossone e Filomena Mazzoca nel pieno rispetto della rievocazione storica alle coreografie affidate a due professioniste della danza come Federica Di Benedetto ed Emanuela Urga. Con una particolare attenzione ai costumi curati da “Sofì Animo Vintage” di Nola.
Fiore all’occhiello della versione “Demiurgo” di Mary Poppins, che rappresenta una trasposizione fedele e nel contempo originale della storia della più famosa bambinaia del mondo, sono le musiche in scena. Musiche rigorosamente dal vivo affidate ad Antonio Ferraro accompagnato da Salvatore Sperandeo e Alessandro Manfredi con la collaborazione tecnica di Lino Verdicchio e Ciro Punzo.
Il cast mette insieme alcuni degli attori più apprezzati nelle narrazioni teatrali itineranti de “Il Demiurgo”: la splendida “Giulietta” Roberta Astuti sarà Mary Poppins, “l’indovino Tiresia” Nello Provenzano vestirà i panni di zio Albert, “Ulisse” Franco Nappi sarà l’ammiraglio Boom e “Mercuzio” Andrea Cioffi interpreterà il vagabondo Bert. Peppe Romano e Angela Rosa D’Auria saranno i coniugi Banks, mentre i bambini accuditi dalla tata più desiderata della storia avranno le fattezze di Marina Andeloro (Michael) e Sara Guardascione (Jane). In casa Banks troveranno posto anche Nuvoletta Lucarelli e Daria D’Amore rispettivamente nei ruoli di cameriera e cuoca. Roberto Matteo Giordano, già apprezzatissimo Romeo nel debutto dello scorso anno a Civita di Bagnoregio, darà prova della sua straordinaria versatilità e della dinamicità dello spettacolo cimentandosi in più ruoli: dal simpatico mister Binnacle all’agente Jones fino a Mister Dowes jr.
Dopo l’anteprima al Castello Lancellotti “Mary Poppins” targata Demiurgo inizierà un lungo giro in alcuni dei siti culturali più belli della Campania, che partirà da Luglio dai giardini della Villa d’Ayala di Valva.
Alla scoperta del Castello Lancellotti
Una delle peculiarità della strategia di promozione culturale de “Il Demiurgo” è quella di raccontare attraverso il teatro i siti culturali più belli ma meno noti del Paese. Ed è quello che “Il Demiurgo” ha iniziato a fare ormai quattro anni orsono proprio sul ‘primo sasso’ del Vallo di Lauro, dove ad un passo da Nola, sorge maestoso il Castello Lancellotti, una tra le più belle residenze d’epoca della Campania. Le prime testimonianze sono precedenti l’anno 1000, ma è del 1277 la prima testimonianza concreta dell’esistenza di una dimora feudale.
Oggi è un Museo storico che accoglie migliaia di visitatori l’anno ed una suggestiva location per manifestazioni culturali. Aperto al pubblico da pochi anni il Castello Lancellotti costituisce una realtà dinamica, che concilia la propria vocazione museale con un’intensa attività nell’ambito dell’organizzazione di eventi, utili alla valorizzazione del sito e capaci di dar vita ad un circolo virtuoso che permette di non trascurare un sapiente e costante lavoro di tutela e restauro.
Il castello Lancellotti fu edificato in posizione eminente, su una roccia rivolta a mezzogiorno denominata “primo sasso”, dove, probabilmente, vi era già stata una preesistente costruzione in epoca romana. Il primo documento in cui si fa cenno all’esistenza di questo castello risale al 976 dove si parla di “Castel Lauri” che non vuole indicare il castello di Lauro quanto piuttosto il paese, casale di Lauro. Altre testimonianze successive sono state trovate, ma la prima che alluse con chiarezza al castello si legge nei registri della Cancelleria angioina nel repertorio dell’anno 1277, quando a Margherita de Toucy, cugina di Carlo I d’Angiò, fu concessa la custodia del castello di Lauro “pro habiliora mora”.
Diverse le signorie che si sono succedute: i Principi del Principato di Salerno nel periodo longobardo, i Sanseverino Conti di Caserta nel periodo normanno, i del Balzo Conti di Avellino nel periodo svevo-angioino, gli Orsini Conti di Nola nel periodo aragonese ed infine i Pignatelli e i Lancellotti.
Proprio durante la signoria dei Lancellotti il castello venne dato alle fiamme dai repubblicani francesi e lasciato abbandonato fino al 1870 quando il principe don Filippo Massimo Lancellotti avviò i lavori di ricostruzione. Oggi è una delle residenze d’epoca più suggestive e visitate di tutta la Campania.