Sappiamo bene come la prevenzione giochi un ruolo fondamentale nella lotta alle patologie del cuore e dell’intero sistema circolatorio. La Carta del rischio cardiovascolare a livello scientifico si basa sull’analisi di precisi fattori predisponenti – glicemia elevata, colesterolemia, ipertensione arteriosa, abitudine al fumo, diabete, obesità – dai quali viene ricavata una tabella percentuale sul rischio che viene cosi classificato: elevato, intermedio o basso.
Oltre ai fattori di rischio comunemente testati, oggi in centri specializzati in salute cardiovascolare come la Clinica Montevergine, esistono metodiche di indagine sofisticate in grado di cogliere esattamente la presenza o meno di rischi per il cuore fornendo indicazioni cliniche ancora più dettagliate. Una di queste è il Calcium Score Index, un esame di Diagnostica per immagini altamente attendibile che va a rintracciare e quantificare la presenza di calcificazioni nelle coronarie.
Si tratta di uno dei valori più affidabili per valutare se sussiste o meno in un paziente un pericolo per il proprio cuore, ad esempio l’infarto del miocardio. Nelle arterie sane non sono presenti calcificazioni che in genere aumentano con l’età. Mentre in quelle compromesse è più probabile riscontrare accumuli che stanno ad indicare la sussistenza di patologia coronarica. Non solo. In base al tipo di calcificazioni si può risalire alla entità della placca aterosclerotica, potenziale responsabile di eventi acuti, come ictus e infarti.
Presso la Casa di cura Montevergine spa, il dott. Gianluca Spidalieri, ha avviato il nuovo protocollo:
Per quali pazienti è indicato il Calcium Score?
Il Calcium Score è consigliato a uomini al di sopra dei 40 anni, con precedenti episodi o problematiche cardiovascolari, a donne in menopausa e a quanti sono soggetti a patologie ereditarie, infarti o ictus e ancora a pazienti che hanno fattori di rischio quali fumo, stress, ipertensione e aumento del colesterolo.
Queste categorie di pazienti hanno generalmente un rischio cardiovascolare intermedio, che, grazie alle informazioni fornite dal Calcium Score, può essere riportato ad un livello di rischio più basso ed evitare quindi che la situazione peggiori e progredisca nella fascia di maggior pericolo.
Come funziona?
Le calcificazioni si misurano attraverso un esame TAC multistrato, senza mezzo di contrasto. E’ un esame non invasivo dura pochi minuti e può essere affrontato senza sottoporsi a particolari preparazioni. A seconda dei risultati, la valutazione del calcio coronarico è in grado di indirizzare il paziente ai successivi step diagnostici o chirurgici. L’adozione di tempestive misure terapeutiche, successive al test, in tante occasioni può evitare il peggio.