Monteforte necessita urgentemente di un presidio SAUT, per soddisfare al meglio le esigenze dei cittadini e fare da filtro rispetto ai numerosi casi di emergenze sanitarie riscontrate nella zona. A porre l’accento sulla questione è il vicesindaco Martino della Bella, che ha provato a riassumere la questione spiegando i motivi che lasciano emergere la necessità dell’instaurazione del presidio Saut.
«La legge regionale n. 2 del 11/01/94 ha stabilito l’istituzione del S.I.R.E.S – Sistema integrato regionale per l’emergenza sanitaria – il cui punto nevralgico è costituito dal SAUT – Servizio di assistenza ed urgenza territoriale.
Nello specifico, il d.g.r. 772 del 1997 prevede che in ogni distretto venga istituito un presidio SAUT, che svolge una funzione fondamentale di interconnessione con gli altri livelli della rete di emergenza. “Lo scopo principale del SAUT è l’individuazione di criteri organizzativi per attivare collegamenti organici tra attività di guardia medica ed i servizi di Pronto Soccorso, ma anche il trasporto degli infermi. Abbiamo segnalato la necessità di istituire un presidio SAUT all’Asl inviando una lettera nella quale il Sindaco ne chiedeva espressamente l’istituzione, a cui ha fatto seguito un’apposita delibera di giunta comunale».
Dei 6 distretti sanitari operanti in Irpinia, l’unico ad essere sprovvisto di presidio SAUT è proprio quello di Monteforte Irpino. «Riteniamo che l’instituzione del presidio sia funzionale non solo alle esigenza della folta comunità montefortese, ma anche a quelle dei comuni delle altre zone comprese nel distretto – ha aggiunto l’amministratore in carica da Giugno 2011 – Un bacino d’utenza di circa 40.000 persone che, al netto delle criticità emerse, avrebbe necessità anche di un potenziamento della struttura sanitaria di Monteforte Irpino, con implementazione di attività ambulatoriali gestite dall’Asl, e con la creazione di un punto prelievo per tutti gli esami ematoclinici necessari, prevedendo eventualmente un sistema di interconnessione informatico con i medici di base destinato ad agevolare soprattutto le categorie più deboli. ».
Proprio all’interno del distretto DS01, Monteforte Irpino registra il picco massimo di emergenze riscontrate nell’anno 2016: dei 2183 interventi distribuiti nell’area distrettuale, 785 sono stati effettuati sul territorio di Monteforte Irpino (dati Asl). Una percentuale altissima (36 %), che secondo il vicesindaco giustificherebbe la necessità della presenza di un’ambulanza: «Una vettura con personale medico e paramedico permetterebbe di salvare delle vite. Il paziente che viene soccorso a Monteforte avrebbe la possibilità di raggiungere la città ospedaliera (ad Avellino, ndr) in meno tempo, e gli interventi praticatigli a bordo dai medici potrebbero rivelarsi fondamentali. Solo in questo modo – conclude della Bella – potrebbero essere garantiti sufficienti livelli di assistenza sanitaria, nel pieno rispetto del diritto alla salute, come previsto dalla Costituzione.» Altri servizi da implementare e/o istituire – ha continuato – sono la cardiologia di II livello; l’audio vestibologia; un consultorio destinato alla preparazione per il parto; un centro diurno per demenze e un centro per la prevenzione del piede diabetico ”.
In ultima analisi, l’amministratore torna sulla questione “Ospedale S. Giacomo”: « All’attualità, solo un terzo del vecchio plesso è impegnato. L’amministrazione comunale sta valutando, in termini di programmazione, un rilancio adeguato della struttura, attraverso il reperimento dei necessari fondi di finanziamento regionale. »