Si parla con insistenza , di un più che massiccio arrivo di migranti. Oramai l’Italia, in materia di immigrazione, è il ventre ultramolle di una Europa egoista , che dopo aver lasciato solo il nostro Paese, ad affrontare un problema epocale, com’è quello attuale dell’immigrazione . non fa la sua parte ed è indifferente ai nostri problemi ed alle conseguenze sociali che da questa situazione,potrebbero scaturire. – così ha dichiarato il segretario nazionale del Partito Pensionati, Carlo Fatuzzo -Meglio tardi che mai. Vi è anche chi è stato il paladino dell’accoglienza a “braccia larghe” , fra i tanti che oggi hanno capito che il nostro Paese rischia di pagare pesantemente, i tanti ,troppi errori e perché no, l’eccessiva arrendevolezza alle imposizioni EU, in riferimento all’immigrazione. E’ assurdo pensare che una sfida epocale, come lo spostamento di masse di persone, dall’Africa e da altre parti del mondo , possa ricadere solo sull’Italia.Non siamo più nelle condizioni di accogliere, non possiamo assicurare una vita dignitosa ad una massa di anziani, donne, bambini, ai tantissimi giovani non professionalizzati , di difficile collocazione nel mondo del lavoro. Far finta di nulla e continuare ad accettare sul nostro territorio, migliaia e migliaia di persone al giorno, sta diventando veramente assurdo, come è assurda la “criminalizzazione”di chi si oppone a questa immigrazione che assomiglia sempre più ad una invasione. Difendere i confini del nostro Paese è un diritto ed anche un dovere. Salvare chi è in pericolo è giusto, la solidarietà umana è lodevole, ma si può pretendere che un Paese come l’Italia, affronti da solo questo dramma umano? L’Europa dov’è? gli straricchi Paesi del Golfo, dove sono?, dove sono tutti gli altri Paesi del mondo? Basta accogliere tutto e tutti. Perché una nave spagnola o di altro Paese che raccoglie centinaia di migranti, in acque internazionali , viene autorizzata a scaricare i suoi ospiti, in porti italiani? Perché non li trasporta nel Paese di cui batte bandiera? L’Italia ha una disoccupazione dell’11,3%, una disoccupazione giovanile di oltre il 36%, milioni di poveri , un numero elevatissimo di senza casa , sei milioni di pensionati con meno di mille € al mese, di cui oltre 2,5 milioni, con meno di 500€ al mese : in queste condizioni , come si può pensare che possa garantire sanità, scuola,abitazione, lavoro ecc. ad una enorme massa di persone,peraltro in continua crescita? Prima o poi, come è successo il passato , la stragrande maggioranza di queste persone , saranno regolarizzate ed allora si porrà il problema del “ricongiungimento familiare” e di “ricongiungimento” in” ricongiungimento “, dove andremo a finire? In questo contesto, è opportuno approvare lo “Ius Soli” ?