Santo Napolitano lei è il direttore generale dunque può spiegarci bene che cos’è l’ASD Quadrelle? -“L’Asd Quadrelle non è solo una realtà calcistica, ma l’unione di giovani ragazzi con lo scopo di portare il paese alla ribalta”.Quali sono i vostri valori, il vostro credo? – “Mes que un club” è il nostro motto che tradotto in italiano vuol dire: più che un club, e lo abbiamo scelto per risaltare il fatto che l’ASD Quadrelle non è solo un club calcistico, ma una famiglia enorme pronta ad ospitare chiunque voglia dare una mano a questa realtà.Io penso che ciò che accomuna ogni singolo componente sia della squadra che della dirigenza sia il rispetto dell’ uno verso l’altro . Spero che con l’inizio della preparazione e durante la stagione nasca e cresca un rapporto di fratellanza tra di noi” . Cosa bolle in pentola? – “Cosa stiamo preparando già lo sapete : una squadra competitiva per il campionato che ci aspetta. I colpi di mercato ci sono stati e ci saranno e verranno annunciati non appena la dirigenza sarà soddisfatta della rosa che regalerà al mister”. A proposito come mai avete scelto un mister così giovane?- “La scelta di un mister giovane è stata voluta da tutta la dirigenza per il fatto che vogliamo alla guida della squadra un ragazzo con una mentalità innovativa e che non abbia paura di nuove sfide”. Si vocifera che Aubry sarà un vostro calciatore, quanto è vera questa cosa? – “Non nego una trattativa con il signor Aubry, ma ad oggi mi sento di dire che la trattativa è in stallo”. Cosa state preparando visto che ad oggi non avete ingaggiato ancora nessuno? -“Non posso dirvi molto, ma una cosa è certa aspettatevi grosse sorprese per l’inizio della stagione : una rosa completa a disposizione del mister. Per quanto concerne la rosa non ci sono stati grossi problemi in fase di mercato perché sono stati gli stessi giocatori che hanno voluto sposare il nostro progetto”. Obbiettivo minimo? – “Se parliamo di obbiettivi mi piace parlare coi piedi ben saldi a terra: prima di tutto la salvezza, ma noi siamo agguerriti e puntiamo quanto più in alto possibile”. (A. Siniscalchi)