“Ci troviamo di fronte ad un’ organizzazione criminale complessa e ben organizzata, queste due foto fatte dall’alto dai corpi speciali dimostrano come nel caso degli incendi del Parco del Vesuvio sia stato fatto un lavoro scientifico che richiede impegno e coordinamento di non poche persone. Gli inneschi vengono messi agli estremi e nel mezzo di questo arco virtuale al centro di cui c’è il Parco del Vesuvio”. Lo dice il deputato Pd e membro della Commissione Antimafia, Massimiliano Manfredi postando due foto sul suo profilo Facebook. “Questo vuol dire che per spegnere il fuoco bisogna raggiungere i due estremi dall’esterno che stanno agli antipodi, il centro impedisce il collegamento e a sua volta deve essere aggredito da destra e sinistra. Che vuol dire? Che servono almeno il doppio. se non il triplo di mezzi e uomini ed il doppio del tempo dando la possibilità a chi si trova dal lato opposto di continuare ad appiccare fuoco perché nel frattempo brucia la Campania e mezzo Paese e non solo il Parco. Più tempo passa e poi si può alzare vento. Qualcuno crede ancora all’autocombustione dopo queste foto?”.
“Spegnere i tanti roghi ancora accesi – dice ancora Manfredi – mettere in sicurezza la popolazione è la priorità, sostenere con ogni sforzo ed essere grati alle donne e agli uomini che a vario titolo sono da due giorni sul campo è un dovere civico e soprattutto morale, trovare e punire i colpevoli in maniera esemplare grazie alle nuove norme introdotte con il Dl degli ecoreati deve essere il segnale concreto che si volta pagina e che le cose possono e devono cambiare”.