Il Comandante della Polizia Municipale Dott. Michele Arvonio ha predisposto e messo in piedi una serie di controlli mirati affinché venga rispettato il divieto di abbruciamento delle sterpaglie anche per prevenire il reato di incendio boschivo e al fine di confermare – la validità, per l’anno 2017, delle disposizioni previste ai punti 2), 3), 4) e 7) dell’Ordinanza Sindacale n. 110 del 11/04/2016, è stata emanata l’ordinanza sindacale n.217 dell’11/7/2017 ad oggetto – stato di grave pericolosità con rischio incendi boschivi per l’anno 2017 e provvedimenti volti al contenimento delle immissione di polveri sottili (Pm 10) in atmosfera derivanti da bruciature di biomasse.
Questa mattina , infatti è stato identificato e contravvenzionato un uomo, che stava bruciando , residui senza alcuna precauzione. Si ricorda a tutti i cittadini che da domani, e fino al 15/10/2017 sarà vietato l’abbruciamento dei residui vegetali .
Il mancato rispetto del divieto prevede le seguenti sanzioni :
– nel caso di procurato incendio, a seguito dell’esecuzione di azioni e attività determinanti, o anche solo di azioni dalle quali potenzialmente può prodursi l’innesco d’incendio, sarà comminata, ai sensi dell’art. 10 della Legge n. 353/2000, una sanzione amministrativa non inferiore ad€ 1.032,00 e non superiore ad € 10.329,00 con eventuale denuncia all’Autorità Giudiziaria qualora ne ricorrano le condizioni; – nel caso di mancato taglio di erbe ed arbusti, sulle aree di proprietà privata interessanti fronti stradali di pubblico transito, aree soggetti a pubblico passaggio sarà elevata una sanzione pecuniaria determinata, ai sensi dell’art. 29 del vigente Codice della strada; – nel caso di inosservanza delle rimanenti disposizioni della presente Ordinanza sarà comminata, ai sensi dell’art. 7 bis del D.Lgs. 267/2000, una sanzione amministrativa che va da un minimo di € 25,00 ad un massimo di€ 500,00..
Stando ai dati degli ultimi quindici anni, emerge che almeno il 40 per cento degli incendi di origine antropica derivano da fuochi incontrollati, prevalentemente scaturiti da operazioni di abbruciamento di residui vegetali, operazioni fatte con superficialità, imprudenza e non di rado anche violando norme specifiche.