Con sempre maggiore frequenza, il Prof. Tito Boeri, Presidente dell’INPS, “esterna” su problematiche pensionistiche e, in particolare,in questo ultimo periodo, l’attenzione del Prof. Boeri, è concentrata sui pensionati italiani , che si sono trasferiti all’estero .Un falso problema – ha dichiarato il segretario nazionale del Partito Pensionati, Carlo Fatuzzo .Si tratta, generalmente di pensionati con pensioni modestissime che in Italia, a causa delle tasse molte elevate e del costo della vita troppo alto, per le loro tasche, sono stati costretti a trasferirsi in Paesi, molto più generosi con i pensionati, dove,peraltro,la minore tassazione per i pensionati “non ex dipendenti pubblici” , è prevista da specifici accordi con l’Italia. Servizi televisivi, dibattiti, forse stimolati proprio dalle affermazioni del Prof. Boeri, interventi di “economisti” , danno una immagine non “esaltante” di questi pensionati che anziché critiche da parte di taluni, meriterebbero comprensione e solidarietà, non fosse altro perchè , a causa di pensioni troppo misere, sono stati costretti ad emigrare .Da più parti si sollecita una riduzione di quelle pensioni, come atto di “equità”, verso i pensionati rimasti in Italia, che “prenderebbero una pensione più bassa”, a parità di requisiti. In materia pensionistica ci vuole chiarezza e soprattutto, è giusto attenersi ai fatti, La verità vera è che a parità di requisiti previdenziali, la pensione di chi è andato all’estero, rispetto a chi è rimasto in Italia, è la stessa, cambia l’entità della tassazione . Se l’Italia riduce, una volta per tutte, le tasse ai pensionati, non vi è più problema, perché è ingiusto che milioni di italiani, ricevano pensioni da fame. Tanti, per vivere decentemente, sono costretti ad emigrare. E poi , diciamola tutta- prosegue il leader di Partito Pensionati – a chi giova questa che sembra essere una “crociata”, contro i pensionati che si sono trasferiti all’estero? Perchè non l’avrebbero dovuto fare? Non mi sembra- ha rimarcato Fatuzzo – che gli stessi “fari” accesi sui pensionati italiani all’estero, siano stati accessi per le tante industrie, anche di notevole entità, che hanno delocalizzato e trasferito la loro sede all’estero, dove pagano le tasse previste dal Paese ospitante . Nessuna “crociata”, nessuna “esternazione”, non importa neppure che alcune di quelle attività , abbiano ricevuto, nel periodo di attività nel nostro Paese, somme di denaro, a diverso titolo , di notevole entità, dall’Italia. I pensionati che hanno cercato una vita migliore in altri Paese e tutti i Pensionati rimasti in Italia di cui ,una più che consistente parte di essi, troppe volte è costretta a vivere nell’indigenza – ha concluso Fatuzzo -, meritano il rispetto di tutti .