Ancora una violenza sessuale posta in essere, questa volta, da un nigeriano, con in tasca una “richiesta di protezione internazionale”. Siamo al self-service del sesso. Questo straniero, come se nulla fosse, ha adocchiato la sua preda, una diciassettenne di etnia rom, in un mercato e l’ha costretta a seguirlo in una zona appartata del Comune di Rivalta, nell’entroterra Piemontese e nonostante la resistenza della vittima, l’ha violentata e, come se nulla fosse, ha cercato di far perdere le proprie tracce. – Così ha commentato il Presidente Nazionale del Libero Sindacato di Polizia (LI.SI.PO.), Antonio de Lieto – Per fortuna gli è andata male e poco dopo è stato bloccato dagli operatori di Polizia ed in serata, si sono aperte le porte del carcere, mentre la povera ragazza è stata sottoposta agli accertamenti medici del caso. La vittima ha trovato la forza di parlare con il P.M. e presentare denuncia per l’accaduto. Anche questo signore fa parte delle “risorse”? Per quello che ha fatto, nel suo Paese, quale sarebbe stata la pena? Per dire la verità, il Libero Sindacato di Polizia (LI.SI.PO.) – ha concluso de Lieto – è favorevole alla “castrazione”: indubbiamente è cosa incivile, ma stuprare e traumatizzare per tutta la vita una inerme ragazzina, cos’è?