Abbiamo assistito in queste settimane di caldo a continue interruzioni del servizio idrico nelle nostre case, che ha arrecato gravi disagi soprattutto tra i bambini e gli anziani.
E se gli individui, indistintamente, sono innanzitutto cittadini, poi consumatori allora è fondamentale che la politica si ponga un interrogativo di fronte ad un tale disservizio. è vero che l’acqua sta diminuendo, ma è anche vero che l’Irpinia ancora oggi è il territorio più ricco di acqua. – così una nota della associazione generazione futura 3.0- Acs ha la materia prima per soddisfare un diritto primario. Contemporaneamente l’Irpinia veniva e viene attraversata da tubature che richiedono interventi di manutenzione straordinaria. Insomma, c’è bisogno di una nuova infrastruttura che non faccia disperdere più della metà dell’acqua.
Si utilizzino i fondi europei appositi anche Se le risorse sono tali da non soddisfare l’intero fabbisogno si può programmare per far si che tra qualche anno il problema sia risolto. Questo permetterebbe di abbattere anche i costi di manutenzione, che crescono sempre fino di più ogni anno e una diminuzione della bolletta. Il tutto a vantaggio dei cittadini !
Ovvio che questo passa attraverso una politica di trasparenza dei costi di gestione .L’Irpinia è poi una terra che si ripopola durante il periodo estivo, con le attività commerciali che lavorano in questa parte dell’anno ed è quindi necessario garantire continuità.
Offrire disservizi, anziché servizi significa non andare incontro alle esigenze del territorio. Una proposta: se si iniziasse con un’operazione trasparenza a mettere ordine, si potrebbero almeno istituire fasce di povertà cui erogare acqua gratuitamente ( l’acqua è disponibile in grandi quantità ed è gratuita.