Al termine della seduta consiliare di venerdì 8 c.m. l’Avv. Pasquale Nunziata ha rassegnato le dimissioni dalla carica di Sindaco del Comune di Forino. A questa estrema decisione politica già aveva fatto ricorso nel mese di settembre 2016 con dimissioni poi revocate, ma stavolta lo fa con un dettagliato intervento in consiglio comunale nel quale fa la fotografia dell’attuale grave e credo irreparabile situazione politica amministrativa. Prende atto, pertanto, dei consiglieri rimasti nell’ex gruppo di maggioranza, peraltro in continuo contrasto, di una consigliera che si è trasferita per lavoro, di un ex assessore e un consigliere che hanno lasciato la maggioranza e che adesso erano passati all’opposizione. In un caos del genere, quindi, ha dovuto prendere atto di un fallimento del suo progetto politico che sostenuto soprattutto da giovani. L’Avv. Nunziata Pasquale, in questa grave situazione politica, ha preferito scegliere la strada delle dimissioni che prevedono il commissariamento dell’ente anziché quella di comunicare al consiglio comunale e alla prefettura l’avvenuta decadenza dalla carica di sindaco per la sopraggiunta nomina di giudice onorario c/o il tribunale di Benevento che avrebbe invece consentito la continuazione dell’attività amministrativa fino alle prossime nuove elezione. Una scelta politica, dunque, sulla quale il gruppo “ora o mai più Masaniello Sindaco”, tenuto conto della decadenza dell’Avv. Nunziata Pasquale dalla carica di sindaco perché incompatibile con quella di giudice onorario, prende atto che la scelta del sindaco è esclusivamente di natura politica e mette la parola fine ad un’esperienza amministrativa fallimentare che ha pensato sempre e solo di tirare a campare. Sulla incompatibilità, il Consiglio superiore della magistratura è da tempo giunto alla conclusione che, non vi siano margini per ritenere compatibile la partecipazione dei giudici onorari al governo degli enti locali. Sin dalla risposta al quesito del 12 maggio 2004, il Consiglio ha affermato che “allo stato della legislazione primaria e secondaria non vi sono spazi per ritenere che vi sia compatibilità tra l’esercizio delle funzioni di magistrato onorario e quello di una carica politica pubblica, nel caso di specie la carica di Sindaco, a prescindere dal circondario in cui queste ultime vengano espletate e, dunque, anche nel caso che dette funzioni vengano esercitate in ambiti territoriali diversi”. Con particolare riferimento alla disciplina dell’incompatibilità, il C.S.M., in tale delibera, ha avuto cura di chiarire come essa non sia limitata al territorio ove il magistrato esercita le funzioni giurisdizionali ma si estende anche ai casi in cui la carica venga ricoperta in Comune sito al di fuori di detto territorio. Quindi, in un caos istituzionale nel quale il Sindaco rassegna le dimissioni, che seppur revocate entro i 20 gg subentrerebbe la decadenza e si andrebbe comunque a votare nella prossima primavera, il gruppo di minoranza continuerà ad esercitare il rispettoso ruolo di minoranza restando sempre al servizio dell’intera collettività e a sostegno delle azioni positive che dovrebbero essere eventualmente destinate nei loro confronti. Altre strade ormai sono a fondo cieco.
Forino 9.9.2017
Il Capogruppo di Minoranza Gerardo Masaniello