Berlusconi è tornato

Berlusconi è tornato

Sì, alla convention di Fiuggi si è rivisto il Berlusconi di circa 20 anni fa, quando aveva deciso di scendere in campo dopo l’incertezza politica causata negli anni ’90 dai magistrati di “Mani pulite”, con il rischio  che l’Italia finisse nelle mani dei cosiddetti comunisti di allora.

Ora ci troviamo in una situazione simile, di grande confusione e incertezza politica, con il terzo premier non eletto dal popolo, ma previsto dalla nostra Costituzione, e con un’Italia incapace di risollevarsi da una crisi economica che negli ultimi 5 anni ha costretto giovani e famiglie a emigrare, per ritornare ad essere parte attiva di una società, con un lavoro dignitoso per se stessi e per le loro famiglie.

Nel frattempo stiamo subendo un’invasione di immigrati che i governi Letta, Renzi e Gentiloni hanno accettato di subire, da accordi maldestri con l’Unione Europea, che hanno ridotto l’Italia a una terra di nessuno dove chi arriva, incurante della legge, commette ogni sorta di reato, tanto poi la magistratura italiana sarà clemente con loro.

Ecco perché è importante che Berlusconi sia sceso di nuovo in campo, per il bene dell’Italia che oltre ai problemi sopra menzionati, da un anno a questa parte, ha subito anche diversi terremoti, con conseguenze gravissime per le popolazioni toccate dal sisma. Purtroppo il governo, trainato dal partito democratico, non è riuscito a trovare ancora una soluzione per i poveri senzatetto.

È uno scandalo!

Per fortuna siamo giunti al termine della legislatura e finalmente si dovrà votare e il popolo italiano potrà esprimersi. Sono convinto che il centrodestra riuscirà a convincere gli italiani, in particolar modo i moderasti e gli indecisi, a schierarsi a favore del partito di Berlusconi e dei suoi alleati di centrodestra.

Il partito democratico si è dimostrato non in grado di governare l’Italia, con una guerra perenne al suo interno, provocando solo spaccature e fuoriuscite che hanno dato vita ad altri schieramenti sempre all’interno del panorama di una inefficiente sinistra.

Infine il M5S, ora che ha scelto Di Maio come aspirante premier, non dàcomunque nessuna garanzia a risollevare l’Italia. Infatti a Roma e in altre città che governano, dopo i grandi proclami in campagna elettorale, anche loro si sono dimostrati incompetenti, inesperti e pasticcioni. Di Maio più che un futuro capo di governo, mi sembra una bella statuina a cui ogni tanto la premiata ditta, Grillo-Casaleggio, dà il via libera a parlare, dopo aver imparato il copione.

Pertanto, l’unico schieramento che potrebbe prendere l’Italia per mano e portarla piano,piano ad avere un futuro sicuro e dignitoso è il centrodestra.

Gerardo Petta

Coordinatore Forza Italia- Svizzera