È stato fermato dai Carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Avellino per un normale controllo e, alla specifica richiesta, esibisce la patente di un coetaneo, dichiarando con insistenza false generalità. È finito così in manette un trentenne avellinese.
I fatti sono avvenuti all’alba: i militari, nell’ambito dei quotidiani servizi disposti dal Comando Provinciale tesi a garantire sicurezza e rispetto della legalità, hanno intimato l’“Alt” all’utilitaria guidata dall’uomo. Questi, titolare di documento di guida scaduto di validità, ha dato un falso nome e fornito la patente di un’altra persone credendo di potersela cavare, ma così non è stato.
Il fermato, gravato da precedenti di polizia, era già noto ai militari operanti.
All’esito della successiva perquisizione eseguita presso la sua abitazione i Carabinieri rinvenivano altri documenti intestati a terzi. Inchiodato alle proprie responsabilità da tutte le evidenze raccolte, su disposizione della Procura della Repubblica di Avellino diretta dal Procuratore Dott. Rosario Cantelmo, veniva quindi dichiarato in stato di arresto in quanto ritenuto responsabile dei reati di false dichiarazioni, sostituzione di persona e ricettazione.
Dopo le formalità di rito espletate in Caserma il 30enne è stato associato presso la sua abitazione in regime di arresti domiciliari, in attesa di comparire dinnanzi al Tribunale per essere giudicato con la formula del rito direttissimo previsto per la mattinata odierna, a conclusione del quale è stato condannato con rito abbreviato alla pena di mesi 5 e giorni 10 di reclusione.
Sono in corso accertamenti finalizzati a stabilire il motivo e le modalità con le quali l’arrestato è venuto in possesso dei citati documenti.