La sentenza è del Tribunale Amministrativo Regionale di Salerno, seconda Sezione, a cui si era rivolto un cittadino residente in via G. Falcone chiedendo che si provvedesse a vietare la sosta dei veicoli lungo la strada in quanto gli stessi non permettevano il normale transito e in particolare l’entrata ed uscita dalla propria abitazione. Prima del ricorso al TAR, il cittadino bonariamente aveva cercato di ottenere un suo normale diritto rivolgendosi ai responsabili del comune, infatti aveva chiesto e ottenuto, dietro pagamento di un canone annuo, un passo carrabile che permettesse la libera entrata e uscita dalla propria abitazione. Nonostante ciò i disagi sono proseguiti al punto che per risolvere il problema si è pensato bene di “tagliare la testa al toro” chiedendo al Giudice che nessuno potesse permettersi di parcheggiare in via G. Falcone essendo la strada non idonea per la scarsa larghezza. Ecco quindi procedere all’azione legale per il tramite del tribunale, in questo caso amministrativo, perchè si potesse risolvere la questione una volta per tutte essendo ormai diventata insostenibile. Il non poter uscire di casa, se non con mille difficoltà, in alcuni casi addirittura con il passaggio ostruito dall’auto del vicino, ha costretto quindi l’estrema ratio di rivolgersi all’autorità competente per chiedere un diritto sacrosanto. La sentenza, dopo il ricorso presentato dall’avv. Pasquale Colucci, è arrivata ed è stata favorevole, va anche detto che il Comune non si è costituito rimanendo contumace, il giudice infatti ha disposto il divieto di sosta lungo il tratto di via Falcone intimando il Comune a provvedere, ciò suffragato anche dalla relazione del Comando dei Vigili Urbani che hanno attestato la scarsa ampiezza della strada comunale. A circa 4 mesi però dall’uscita del dispositivo l’ente comune di Avella risulta essere ancora inadempiente, quel benedetto segnale di sosta non ne vuole proprio sapere di essere installato. Ed ecco quindi il ricorso di nuovo alla carta bollata, il cittadino seppure in pieno diritto per giusta sentenza è costretto ad un nuovo ricorso al Tribunale Amministrativo affinchè venga nominato questa volta un Commissario ad Acta che provveda ad attuare e a far rispettare la sentenza n, 01180/2017. Molti si chiedono il perchè di tanto ostruzionismo da parte dell’Ente quando poi ad Avella negli ultimi tempi pali e catene antisosta la fanno da padrone?
La telenovela continua e nei prossimi mesi vi racconteremo come finirà.