Il 22 dicembre i piccoli pazienti della Terapia Intensiva Neonatale dell’Ospedale Evangelico Betania potranno festeggiare il Natale in compagnia dei familiari
A poco più di un mese dall’Open day in occasione della Giornata Mondiale della prematurità, le porte della Terapia Intensiva Neonatale dell’Ospedale Evangelico Betania si aprono nuovamente ai familiari dei piccoli pazienti. Fratellini e sorelline, nonni, nonne e zii il 22 dicembre, in prossimità del Natale, grazie alla disponibilità degli operatori dell’Unità Operativa Complessa di Neonatologia e TIN, potranno trascorrere alcune ore con il neonato. Sarà consentito l’ingresso di quattro persone di famiglia, oltre alla coppia di genitori, per un turno unico di trenta minuti, tra le 15.30 e le 19.00.
“La cura della famiglia del neonato ricoverato è sicuramente uno dei campi che ci vede più impegnati nell’ultimo decennio. Purtroppo i genitori, spesso giovani, ma anche le loro famiglie vedono dolorosamente mutare il concetto di nascita da “lieto evento” ad “evento drammatico” racconta il dott. Marcello Napolitano, direttore della UOC TIN e Neonatologia.
Tante sono le iniziative messe in campo dalla TIN dell’ospedale sia nella fase del ricovero che nel momento in cui i piccoli pazienti rientrano a casa. C’è un momento di accoglienza iniziale nel quale viene spiegato ai genitori, in termini comprensibili, ciò che è accaduto al loro bambino sia per ciò che concerne l’assistenza medica sia per i tempi previsti di degenza. Esistono poi tante iniziative di umanizzazione della nascita prematura che vengono quotidianamente proposte in reparto: dalla “Kangaroo care” o tocco pelle a pelle tra il bambino e la sua mamma al “Tocco dolce” che vede coinvolti entrambi i genitori nel massaggio in incubatrice al loro piccolo, fino all’ingresso in reparto dei nonni e dei fratellini dei neonati prematuri lungodegenti, cioè quelli che devono restare in TIN più tempo. La loro presenza e relazione con il neonato è fondamentale, perché una volta a casa possono aiutare le mamme a vivere più serenamente questa difficile esperienza. Ed ancora l’ultima iniziativa, in senso cronologico è la creazione di una onlus, “Pulcini Combattenti”, nata su iniziativa dei medici, del personale non medico e dei genitori di neonati ricoverati in Terapia Intensiva, che attraverso la raccolta di fondi si propone di aiutare e supportare quanti si trovano ad affrontare una nascita pretermine, ma si trovano in difficoltà sia logistiche che economiche.
Nel 2016 nell’Ospedale Evangelico Betania sono venuti al mondo 2280 bambini, di questi 620 sono stati ricoverati, in Patologia neonatale (475) e in Terapia Intensiva Neonatale (145). A loro vanno aggiunti 277 ricoveri in Day Hospital, che significa 831 trattamenti (erano stati 745 nel 2015), con una degenza media di 6.4 giorni per le patologie neonatali e di 27 per quelli in TIN. La costante collaborazione con l’UOC di Ginecologia-Ostetricia, nell’ambito del Dipartimento Materno-Infantile, ha fatto sì che l’Ospedale Evangelico Betania sia riconosciuto come Centro nascita di III livello, a cui recentemente a Roma, presso il Ministero della Salute, l’Osservatorio ONDA ha riconosciuto all’ospedale di Ponticelli 2 Bollini rosa.