di Antonio Vecchione
Ieri sera, nella Chiesa di S. Croce, nell’ambito della più schietta tradizione baianese della “Banda in Chiesa”, si è tenuto il “Concerto di S. Stefano”, evento atteso e apprezzato, che chiude il Natale Baianese e che è considerato, a pieno titolo, una eccellenza artistica delle manifestazioni legate alla festa del Maio. Protagonista è l’orchestra di fiati dell’associazione musicale “Amici del maio”, che promuove la manifestazione fin dal 1998, quando riuscì a riportare in Chiesa una banda dopo circa quaranta anni di abbandono. Preziosa è stata la collaborazione delle varie associazioni, Comitato Maio, Comitato Festa S. Stefano, Pro Loco, Circolo sociale, il patrocinio e sostegno dell’amministrazione comunale e, infine, il generoso contributo economico del Comitato d’Onore, costituito da persone che hanno a cuore le tradizioni baianesi. Puntuale la ripresa effettuata da Peppe Esposito, che non manca mai e arricchisce il suo storico archivio di eventi baianesi. Oltre a don Fiorelmo, che ha fatto gli onori di casa, abbiamo registrato la pregiata presenza del dirigente scolastico prof. Vincenzo Serpico.
Il programma di questa diciannovesima edizione è stato ricchissimo, tra brani operistici, marce, musiche da film e di autori famosissimi come Nino Rota, Astor Piazzolla e Lucio Dalla. La partecipazione popolare è stata, come sempre, massiccia ed entusiasta. Calorosi applausi hanno scandito i tempi delle varie esecuzioni, in particolare dei solisti che ci onorano della loro presenza ogni anno e che, per rispetto del pubblico e per amore del proprio lavoro, profondono un appassionato impegno nell’eseguire i brani. Ed eccoli questi nostri amatissimi solisti e i pezzi eseguiti: Giuseppe Mangino, Flicornino, Vissi D’Arte, da Tosca; Franco Comune, Flicorno tenore, Lucean le stelle, da Tosca; Massimo Santaniello, Clarinetto, Fantasia da Concerto sui temi di “Rigoletto”; Raffaele Maio, tromba, colonna sonora del Padrino. Prezioso ed appassionato il lavoro di preparazione del maestro concertatore Pasquale D’Anna così come la sua direzione.
Il brano che chiude il concerto è storicamente l’inno della nostra festa del Maio, l’amatissima “Natale Baianese” (testo di Agostino Masi, musica del maestro Maiella). Dobbiamo dire grazie ad Enzo Arbucci, il quale non è soltanto animatore instancabile e forza trainante dell’associazione “Amici del Maio”, ma anche custode dell’archivio musicale di Casa Arbucci, dal quale sono emerse, qualche anno fa, gli originali del testo e della musica di “Natale Baianese”. Questi documenti hanno un valore inestimabile, perché ci danno la possibilità di eseguire la canzone così come gli autori l’hanno scritta. Ieri sera questo annunciato finale ha suscitato particolare emozione nel folto pubblico presente: per la prima volta l’appassionata melodia baianese è stata accompagnata dall’armonioso canto del giovanissimo coro della festa del maio. Un gruppo di ragazze motivate ed entusiaste, coordinate da Maria Pia Acierno e Giovanna Picciocchi, si è schierato sull’altare maggiore per intonare il nostro inno, con la bellezza, la grazia e la spontaneità delle giovanissime, unita a una intensità di sentimento caratteristica di chi si sente coinvolto dal profondo dell’anima. E’ il finale atteso, da sempre, è il nostro inno, le cui semplici parole toccano la sensibilità più intima del nostro essere baianesi. Fortemente voluta da Antonio Vecchione, questa esperienza ha incantato e costituirà momento fondamentale e inamovibile dei prossimi concerti. Un grazie dal più profondo del cuore a questi giovanissimi, che costituiscono il valore aggiunto della festa del Maio, rendendola più viva, brillante e gioiosa. Grazie alla loro presenza, la festa ha un radioso futuro.