Nel quadro della quotidiana attività di prevenzione generale e di controllo economico del territorio, a cura del comando provinciale della guardia di finanza di Napoli, sono stati intensificati i servizi tesi al contrasto del fenomeno della contraffazione e dei prodotti non sicuri. In tale contesto, i finanzieri del gruppo di Afragola, nel corso di un’autonoma attività info-investigativa, hanno sequestrato 46.876 cosmetici riportanti loghi contraffatti di multinazionali del settore. Tali prodotti, la cui commercializzazione, approvvigionamento e vendita deve obbligatoriamente seguire canali ufficiali, venivano offerti su improvvisate bancarelle nei mercati rionali a prezzi molto inferiori a quelli imposti ai rivenditori accreditati. I militari operanti, attraverso mirati sopralluoghi e pedinamenti, hanno ricostruito i passaggi, individuando due punti vendita, ubicati in Napoli, dove erano stoccati circa 50.000 articoli tra pennelli, lucida labbra, rossetti, fondotinta e mascara riportanti marchi vendibili esclusivamente presso concessionari autorizzati e relativi siti web di e-commerce. Al termine dell’operazione, 2 cittadini extra-comunitari, responsabili delle attività commerciali ispezionate, sono stati denunciati all’autorità giudiziaria competente, mentre i prodotti falsi, dal valore di mercato stimato intorno al milione di euro, sono stati posti sotto sequestro. I responsabili, non hanno fornito alcun documento fiscale comprovante l’acquisto nè indicazioni riguardo al paese di produzione, per cui, non è da escludersi che, in assenza di certificazioni e test clinici documentati, le sostanze contenute nei citati cosmetici, a contatto con alcune parti del corpo, possano risultare dannosi per la salute o comunque generare irritazioni e reazioni allergiche agli ignari consumatori. L’attività di servizio testimonia il costante presidio esercitato dalla guardia di finanza di napoli sul territorio a tutela della salute pubblica ed a contrasto dell’illegalità economicofinanziaria e di tutti quei comportamenti in grado di minare la sana e leale concorrenza tra gli operatori del mercato.