Il segretario della Commissione regionale anticamorra: “Inquietante il silenzio di certi protagonisti del dibattito politico di questi giorni”
“E’ sconcertante che a tenere accesi i riflettori sul caso scatenato dall’inchiesta giornalistica di Fanpage.it non sia l’indignazione della società civile, di chi la governa e di quanti oggi stanno concorrendo per uno scranno al sole, ma siano piuttosto episodi cronaca che stanno colpendo, probabilmente con strategia scientifica, familiari e persone direttamente collegate ai cronisti della testata on line. In attesa che le indagini facciano chiarezza su natura e responsabilità dei singoli episodi, la cui conseguenzialità alimenta il sospetto che si tratti di una strategia votata a mettere il bavaglio ai giornalisti di Fanpage.it, il timore è che da ora in avanti sia dato risalto mediatico agli ultimi accadimenti, piuttosto che al merito della stessa inchiesta. Vanificando il lavoro di questi coraggiosi cronisti”. Così il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle e segretario della Commissione regionale Anticamorra, Vincenzo Viglione.
“E’ inquietante che non ci sia alcuna presa di posizione da parte di certi protagonisti del dibattito politico di questi ultimi giorni nei confronti degli interpreti di quei video vergognosi e del sistema di malaffare che avrebbero alimentato in tutti questi anni. Zero parole e zero indignazione che non trovano giustificazione, soprattutto se si pensa alla sommossa di popolo che certi attori della politica stanno provando a scatenare contro un Movimento di persone oneste, reo di aver donato ai cittadini oltre 23 milioni dal taglio dei loro stipendi. Da segretario della Commissione regionale anticamorra, mi sento di invocare con forza che si faccia quadrato attorno alla redazione di Fanpage.it, perché le loro inchieste vadano avanti e diano un contributo alla verità dei fatti. Tutelare l’incolumità di questa squadra di cronisti equivale a tutelare la libertà di stampa”.