Una campagna senza soluzioni di continuità, quella che da decenni contrassegna l’azione di Telethon, come di tutte le altre formazioni di volontariato civico e d’impegno umanitario, a sostegno della ricerca scientifica che si sviluppa nei tempi lunghi e con metodica applicazione nell’aperto campo di larghi ed estesi orizzonti, a fronte del ventaglio di complesse ipotesi da verificare e accertare con l’accurata e paziente sperimentazione nei laboratori dedicati. E la ricerca scientifica in campo medico, com’è noto, non si vale di particolari supporti economici di Enti pubblici e statali, ma neanche rientra negli obiettivi prioritari dell’industria farmaceutica.
Per Telethon, in vista della raccolta di fondi e piccole donazioni per l’edizione di Primavera–2018, in programma a maggio, rendez–vous nella Chiesa parrocchiale di Santo Stefano, Patrono della comunità cittadina e Protomartire della cristianità. Un appuntamento mirato sulla conoscenza della missione che assolve l’importante Istituzione nel panorama nazionale e internazionale sui versanti della ricerca delle terapie per le malattie genetiche rare e ignote; una significativa e qualificata opportunità, arricchita dal bel Concerto musicale eseguito dal professore Elia Falco, noto per lo pseudonimo di Falko,ovvero l’ ”Armonica d’oro” per eccellenza, e dal professore Antonio Marotta, eclettico Maestro di chitarra classica, con l’accompagnamento del cristallino timbro espressivo di Anna Giusti, raffinata voce solista. E Falko come Antonio Marotta sono ben stimati docenti, con cattedra nell’Istituto comprensivo scolastico “Enrico De Nicola”, a Casalnuovo, in cui realizzano importanti iniziative di promozione e diffusione della cultura e delle tradizioni musicali del territorio.
Di rilievo, l’intervento della giovanissima Teresa Milite, medico di “fresca laurea”- con recente acquisizione dell’abilitazione alla professione a pieni voti- conseguita con il massimo dei voti e la lode alla “Sapienza” di Roma, con la trattazione di un’interessante tesi sperimentale in Oncologia. E nel focalizzare il ruolo di Telethon, evidenziava i recenti ed avanzati sviluppi della ricerca per le terapie dedicate a due patologie che rientrano nella gamma delle malattie genetiche rare e ignote, quali sono l’ALE- Scid e la Mucopolisaccaridosi Tipo-6.
Per l’ Ale–Scid – spiegava la dott.ssa Milite– malattia del sistema immunitario che colpisce i bambini costretti a vivere in camere sterili, la ricerca è approdata all’esito auspicato, definendo la specifica terapia resa ufficiale dai competenti organi di controllo; per la Mucopolisaccaridosi Tipo–6, la sperimentazione umana è giunta all’ultima fase e promette di essere coronata da pieni riscontri positivi per la terapia messa a punto, ma che non ancora è stata dichiarata ufficiale. “I percorsi compiuti per le due patologie in esame- concludeva Teresa Milite– sono la testimonianza concreta dell’attività dei ricercatori e e delle ricercatrici, ma costituiscono il frutto di tanti piccoli contributi che procurano tantissimo al bene dell’umanità”.
In linea con l’intervento della dottoressa Milite, erano le riflessioni di Agostino Annunziata, coordinatore di Telethon per le province di Avellino e Benevento. Riflessioni che marcavano la sintonia delle comunità del’Irpinia e del Sannio che proprio con gli ancoraggi delle circa ottanta Case Telethon, operanti nelle realtà locali hanno realizzato una straordinaria campagna di sostegno nel 2017; campagna, tradotta in piccole donazioni per il valore economico di circa 100 mila euro. Un valore particolarmente alto, se commisurato con la modesta dimensione della realtà demografica e socio-economica dei territori.
E poi spazio aperto per il Concerto musicale ispirato dai “Brani celebri e indimenticabili”, con il mix delle modulate sonorità dell’armonica di Falko e le scansioni ritmiche che Antonio Marotta, tra i più interessanti e originali protagonisti dei Canzonieri e delle Musiche dei Gigli della Nola paoliniana. Uno scintillante ed elettrizzante repertorio di composizioni e brani musicali, quello che veniva proposto, tra cui l’Ave Maria di Gounod, Il Postino di Bacalov, La vita è bella di Nicola Piovani, temi tratti da Cinema Paradiso, l’Ouverture di Carulli, Movimenti sincronici e Incantation di Colonna, Oblivion e Liber tango di Astor Piazzolla, The Mission. Ed Anna Giusti conferiva l’impronta del pregevole stile canoro con la splendida l’interpretazione di Caruso di Lucio Dalla e di “ Cu mme” di Enzo Gragnaniello. Il sigillo degli effetti speciali del Concerto era impresso dalle combinazioni imbastite con l’armonica e la chitarra da Falko e Marotta, per proporre “C’era una volta il West” e “Reginella, i’ te vurria vasà ”.
La coordinazione della manifestazione è stata curata con spigliata incisività dall’avvocatessa Giusy De Laurentiis.