Avellino (4-4-1-1) Lezzerini; Pecorini, Ngawa, Migliorini, Falasco (17′ st Marchizza); Molina (48′ st Vajushi), De Risio, Di Tacchio, D’Angelo (9′ st Laverone); Asencio, Castaldo. A disp.: Casadei, Pozzi, Moretti, Ardemagni, Morero, Morosini, Wilmots. All. Foscarini
Perugia (3-5-1-1) Leali; Volta, Del Prete, Magnani; Mustacchio (19′ st Buonaiuto), Kouan (6′ st Diamanti), Bianco, Gustafson, Germoni (23′ st Terrani); Cerri, Di Carmine. A disp.: Santopadre, Nocchi, Zanon, Colombatto, Belmonte, Dellafiore. All. Breda.
Arbitro: Piccinini di Forlì. Assistenti: Intagliata di Siracusa e Formato di Benevento. Quarto uomo: De Tullio di Bari.
Note: Ammoniti: Kouan , Di Carmine, Di Tacchio, Bianco, Lezzerini. Recupero: 2′ pt, 7′ st. Angoli: 3-4.
Reti: 26′ pt e 12′ st Castaldo.
di Lucio Ianniciello
L’Avellino risorge in ritardo rispetto all’appuntamento pasquale, un 2-0 netto contro una squadra reduce da 7 vittorie consecutive. Foscarini ha dato la scossa, squadra compatta, con lo spirito giusto, capace di far fronte all’artiglieria umbra. Dietro si è cominciato a correre, i lupi rispondono bene ai colpi di Cesena, Ascoli, Ternana e Brescia. Castaldo ritorna il bomber di un tempo, due gol pregevoli e prende per mano i suoi compagni. Una nota di merito per Molina, rigenerato rispetto alle ultime gare.
Foscarini sceglie per il suo esordio sulla panca biancoverde un 4-4-1-1 con D’Angelo a sinistra nella mediana, sugli esterni bassi Falasco e Pecorini, quest’ultimo già allenato dal trevigiano a Cittadella. In mezzo i mastini De Risio e Di Tacchio, in attacco Castaldo e Asencio. Breda col 3-5-2, Kouan rimpiazza lo squalificato Bandinelli, esperienza in difesa, temibilissima la coppi d’attacco Cerri – Di Carmine.La partenza è piuttosto energica da parte di entrambe le squadre, fino a quando, minuto 7, Castaldo di testa coglie una traversa clamorosa su imbeccata di Falasco il quale superava efficacemente Kouan. La Curva Sud offre un bel colpo d’occhio, l’Avellino ha bisogno di sostegno. Al 17′ sono ancora gli irpini a farsi minacciosi, Molina si fa beffe di Germoni e crossa in mezzo, tocca Asencio che favorisce D’Angelo, il capitano in area si gira e tira, la sfera finisce di poco sul fondo. Foscarini voleva essenzialmente spirito di gruppo, questo inizio di gara fa ben sperare. Ci provano Pecorini e Castaldo ma le conclusioni sono da dimenticare. Il Perugia subisce la veemenza e rabbia dei lupi, solo Migliorini doveva mettere una toppa su una ripartenza avversaria. A coronamento di un dominio in questa fase, l’Avellino si porta in vantaggio grazie ad una bella girata di testa di Castaldo, ancora Falasco ad innescarlo. Esplode il Partenio Lombardi. Gli ospiti si innervosiscono, ammonizioni a Kouan e Di Carmine, quest’ultimo va pesante su Falasco, tuttavia imbastiscono una reazione che sfocia in un salvataggio di Migliorini su Cerri. Scocca il 44′ e i lupi vanno vicinissimi al raddoppio, Molina serve Castaldo, zuccata sulla quale è pronto Leali, bravissimo ad opporsi ancora ad un tap in di D’Angelo.
Si riprende a giocare, al 6′ Breda fa il cambio Kouan – Diamanti, vuole maggiore pericolosità e imprevedibilità. D’Angelo rimedia un colpo da Cerri, chiede il cambio e lo ottiene, entra Laverone. Per il Perugia Diamanti si posiziona dietro le punte mentre in casa irpina Molina si sposta a sinistra per far spazio all’aretino sulla corsia opposta. L’Avellino è implacabile come non si vedeva da tempo, Molina mette la palla in area umbra, Magnani e De Prete dormono, Castaldo è lesto ad infilare Leali per la sua personale doppietta. Deve lasciare il campo Falasco, problemi muscolari. Lo rimpiazza Marchizza. Al 23′ il team umbro termina i cambi, Terrani per Germoni. Ospiti in disarmo, vanno a sbattere contro il muro biancoverde, nemmeno le scelte propositive di Breda sortiscono effetto. Continua a scorazzare Molina, Bianco mette una pezza, poi lo stesso esterno manda fuori un diagonale su ottimo servizio di Castaldo. Si scollina la mezzora della ripresa. Tre giri di lancette e Migliorini di testa chiama Leali alla parata, bell’assist di Di Tacchio. Il Perugia si rende pericoloso con un tiro sull’esterno della rete di Di Carmine ma poi fa un’altra frittata in disimpegno consegnando la sfera a Molina, il suo diagonale si perde di poco sul fondo sfiorando il palo. Ben 7 i minuti di recupero, il risultato non si schioda. I lupi ritornano alla vittoria, applausi al Partenio Lombardi.