Eccellente performance del duo violinistico Polar, composto da Luigina Conte e Yuko Okano, e da Amedeo Angellotti, il mago del mandolino; performance in omaggio al ‘700 musicale, descritto e raccontato nelle opere di due compositori di alto profilo, quali sono Emanuele Barbella, napoletano e Jacques F. Mazas. Location della gradevole e piacevole esibizione, la Chiesa parrocchiale di Santo Stefano, con l’introduzione di Mario Sanseverino e la presentazione dei temi ispiratori dei brani del programma, curata da Luigina Conte e Amedeo Angellotti.
Il concerto del Trio rappresenta uno dei tasselli del percorso che viene sviluppando da anni l’Associazione musicale dei “Pueri cantores”, per promuovere e diffondere la cultura musicale sul territorio, attingendo sia alle opere classiche, sia alle tradizioni popolari locali; e per queste ultime fa testo “La Cantata dei baianesi” con testi recitati e cantati in forma corale ed ispirata da “La Cantata dei pastori”, ma con sostanziali e originali varianti nei ritmi musicali, in connessione con la cultura del lavoro delle aree montane e dei boschi, di cui il culto arboreo del Maio è significativa rappresentazione.
L’esibizione, nell’intreccio delle vibrazioni e delle sonorità dei violini e del mandolino, è scivolata gradevole, sulle tonalità che delle partiture in Allegro, ma non presto, Romanze, Rondò, Tempo di minuetto, Giga allegro, Comodo, per approdare Alla maniera siciliana, Alla Venezia, all’Allegretto brillante e staccata e alla Vezzosa pastorella alla campagna. Il suggello della spettacolare performance era dato dalle struggenti note di Taicé in rondò presto, la canzone nipponica simbolo dell’amore che celebra il fascino della Luna ed eseguita da Yuko Okano, con il contrappunto di “ ‘O Sole mio ”, la canzone della Napoli universale che celebra la passione d’amore, eseguita da Luigina Conte. Un finale di raffinato gusto, accolto con applausi a scena aperta. Meritati.