Mentre la Soprintendenza ai beni archeologici rassicura che i lavori di ripristino partiranno con urgenza Pompei si sta sbriciolando. L’ultimo crollo pochissimi giorni fa, lo scorso 24 novembre, ieri sera invece è toccato al muro di una bottega in via Stabiana. Venuto giù anche una parte di intonaco della Casa della Fontana piccola. Non si arresta, dunque, la conta dei danni negli Scavi di Pompei. Il sindacato accusa: “scarsa manutenzione”. Intanto il sindacato attacca: “gli ulteriori crolli avvenuti negli Scavi di Pompei sono il segnale che la Sovrintendenza si deve dare da fare, perché la manutenzione ordinaria è stata trascurata da troppi anni e i crolli ne sono la conseguenza”.