Con De Luca siamo tornati alla Regione dei Masaniello, delle false rivoluzioni e delle speranze deluse di tutti i cittadini campani. Il palazzo di vetro è diventato peggio della porta girevole di un hotel. Lo testimonia il walzer di nomine che in piena campagna elettorale ha visto nomine indiscriminate, anche consiglieri che si trovavano già piazzati in altri enti sono stati nominati in partecipate della Regione. Cambiando anta, proprio come quando si entra in un albergo. L’elite creata nei palazzi di potere dal «grande» De Luca, che come in una magia, degna di Giucas Casella, appaiono e scompaiono. Tutto questo deve far riflettere chi rappresenta i cittadini campani che hanno detto no a De Luca e alla sua banda. Si sta consumando una politica clientelare, di occupazione militare delle poltrone, per proteggere un potere che ormai è sulla via del tramonto. Sanità, trasporti, rifiuti e gestione del lavoro in Campania sono solo la punta dell’iceberg della catastrofe deluchiana abbattutasi sulla Campania. Medici in trincea, ospedali in emergenza, Asl che assumono provvedimenti diversi dalla stessa Regione. Assistenza e Livelli di Emergenza sempre più parcellizzati. Sanità che ci vede di nuovo sprofondare nelle regioni «canaglia». Per i trasporti, invece, assistiamo al depotenziamento di quelle realtà, vedi l’Air di Avellino, che ogni giorno di più si sta spegnendo con disservizi e problematiche segnalate dall’utenza. Per i rifiuti è ormai chiaro, come è stato detto già nei giorni scorsi, che siamo alle soglie di una nuova emergenza. Gli scandali sulla bonifica e lo smaltimento dei fanghi industriali sono la cartina di tornasole di una politica, quella targata De Luca-Bonavitacola, che ormai sventola bandiera bianca. Senza parlare delle problematiche del lavoro. La Caporetto generale, basti pensare alla sola, ultima, drammatica vicenda dell’Ipercoop. Rispetto a questo scempio, la classe politica e la rappresentanza in Regione Campania delle forze che non si riconoscono nell’oligarchia deluchiana, devono intensificare ogni sforzo per dare un colpo definitivo ad una problematica che rischia di soffocare una terra ricca come la Campania.