di Gianni Amodeo
Un altro, importante tassello della più recente storia cittadina, se n’è andato con la scomparsa di Nello Taurisano, che lascia il retaggio di uomo di belle doti civili e culturali, di generosa apertura verso gli altri, dedito al dialogo e all’ascolto com’era per innata e franca attitudine, ma soprattutto per l’acuta sensibilità che lo connotava negli atti e nei comportamenti.
Ingegnere di professione, ha coniugato l’impegno imprenditoriale nell’azienda familiare, con la partecipazione attiva alla vita politica fin dall’età giovanile, per approdare ad incarichi istituzionali nella civica amministrazione dal 1985 al 1993, svolgendo le delicate e complesse funzioni di vice-sindaco e di assessore ai lavori pubblici. Una presenza operosa- la sua- nel “Palazzo”, ma vissuta in coincidenza con larga parte dei convulsi e complicati anni del dopo-terremoto; anni, in cui il governo della città era attraversato da frequenti e laceranti crisi a cadenza pressoché annuale, caratterizzandosi con il susseguirsi di ben sei sindaci nella guida dell’amministrazione. Uno stillicidio, innescato ed alimentato dalle conflittualità e litigiosità interne alla Democrazia cristiana, che esprimeva la maggioranza assoluta. Erano crisi d’implosione di esclusiva marca scudocrociata, data la fragilità dei partiti di opposizione, crisi, di cui non si comprendevano le motivazioni politiche o di scelte amministrative, ma che scoppiavano come temporali primaverili, per esaurirsi in breve, la cui ricomposizione avveniva, però, dopo laboriose ed estenuanti trattative, penalizzando la normalità della gestione amministrativa, che era affidata alla burocrazia municipale. E tutto ciò accadeva nell’intera area nolana e vesuviana che negli stessi anni fu segnata dalle sanguinose “guerre” dei clan di camorra, con l’obiettivo di porre sotto egemonia il territorio, controllando e gestendo le attività illecite.
L’ADESIONE ALLA DC E ALLA “CORRENTE” DI GRIPPO. I PROFILI IMMAGINATI DELLA SMART CITY . LA GRANDE PASSIONE PER LO SPORT E I GIGLI
Nelle file del partito scudocrociato, Nello Taurisano ebbe un ruolo di rappresentanza considerevole, facendo riferimento alla “corrente” d’impegno sociale che s’ispirava al cattolicesimo democratico, di cui nell’area metropolitana di Napoli è stato un importante assertore l’on.le Ugo Grippo; “corrente” che nel civico consesso per vari cicli è stata rappresentata oltre che da Taurisano, da Paolino Cantalupo e Raffaele Napolitano. Aveva idee chiare– Taurisano– sull’esercizio del mandato elettorale conferitogli dai cittadini, con ampiezza di consensi; idee, che, pur nell’esercizio degli importanti incarichi di Giunta conferitigli, si scontrarono, però, con le fibrillazioni e i particolarismi che albergavano nella Democrazia cristiana locale, annullando proposte e progettualità di largo respiro.
E su questa traccia si era fatto interprete di una visione avveniristica dell’organizzazione della vita sociale e di assetto urbanistico della città e dell’ area intercomunale di riferimento, immaginandone, in un’intervista fatta con chi scrive la presente nota, anche i profili di smart city decisamente innovativa e interessante. Era la Città intelligente ipotizzata e concepita, razionalizzando al meglio possibile l’efficienza dei servizi, con il supporto di un’adeguata e funzionale rete cinematica per il trasporto pubblico. Una visione di lunga e articolata prospettiva, neutralizzata e vanificata, però, dalla “strana” sequenza dei “fatti di Palazzo” in quei lontani anni ’80 ed iniziali anni ‘90, che si erano aperti con il ciclo consiliare, di cui è stato sindaco Aniello Napolitano, per concludersi con il ciclo amministrativo, di cui è stato sindaco Mario De Sena. Un epilogo, dopo il quale Nello Taurisano si concesse alla discreta riservatezza, pur mantenendo i legami con la vita pubblica.
Nello Taurisano, in realtà, è stato soprattutto uomo di sport, di grande passione ed entusiasmo, con quel segno distintivo di fair play e quell’impronta di disinvolta e sicura signorilità che sono le cifre identificative degli sportivi autentici, il cui stile di vita si esprime nella lealtà che riconosce e valorizza i meriti degli altri. E con la presidenza di Nello Taurisano, la società bianco-nera, costituita nel gli ’25 conobbe i fasti della C\2 negli anni ’80. Una bella compagine che esprimeva un calcio di qualità, vero e proprio simbolo dello sport del territorio; una compagine che fu allenata da tecnici di valore e sicura competenza, tra cui Carlo Orlandi, Pietro Santin, Lucio Mujesan, Elio Greco . E per il modo, con cui aveva “costruito” il Nola come società e il Nola come formazione tecnica e di forte caratura, Nello Taurisano n’è stato- nello stesso tempo- Presidente di rango elevato che di calcio “masticava” più che bene per le larghe competenze che aveva, e “Mecenate”.
E- neanche a dirlo- Nello Taurisano, come tutti i nolani, era grande cultore e amante della Festa dei Gigli, espressione di quella dimensione popolaresca e popolare che ritrovava nel calcio. E nella politica, al di là delle astuzie e degli inganni che ne costituiscono il lato oscuro. Il … culto e la passione per i Gigli non erano, per Taurisano, come per tutti i nolani, un … fatto strettamente personale da vivere appassionatamente, ma anche e soprattutto un … fatto del tutto familiare, legato al padre don Ciccio Taurisano. E per Nello come per il padre i Gigli autentici e veraci erano quelli che venivano raccontati- nel Grande Teatro della città e “en plein air”- dai “Canzonieri” della musica e del canto di qualità, aderente in pieno alla tradizione nolana d’eccellenza, senza nulla concedere a indebite contaminazioni.
Una vicenda, quella esistenziale di Nello Taurisano, dell’uomo che ha dato parte notevole di sé alla città; vicenda, trascorsa con piena intensità,dal mondo dell’impresa a quello della politica, dallo sport alla passione per la Festa eterna che proprio in queste giornate vive nelle strade e nelle piazze della città, con una miriade di manifestazioni ed eventi spettacolari e di arte varia, tra cui c’è solo l’imbarazzo della scelta, per esserne partecipi; manifestazioni ed eventi spettacolari ricchi di valenze attrattive; valenze che avrebbero incontrato di certo il gradito plauso e … applauso di Nello Taurisano. E della Festa dei Gigli, riconosciuta dall’ Unesco patrimonio della cultura immateriale dell’umanità e simbolo del folclore mediterraneo, era orgoglioso e fiero.