di Gianni Amodeo
E’ in dirittura d’arrivo, lo strumento di pianificazione urbanistica, per il governo del territorio e la disciplina delle attività di costruzione edile, al centro dell’ordine del giorno della seduta monotematica del civico consesso, convocata per mercoledì prossimo, nel palazzo comunale; strumento, redatto ed elaborato dal professore Pasquale Miano, docente nella Facoltà d’Architettura nell’Università degli Studi di Napoli, per disegnare l’assetto di Sperone futura, in aderenza ai principi di metodo e di finalità contemplati dalla legislazione regionale della Campania del 2004. Una legislazione- sarà opportuno rilevare- che nel dicembre dello stesso anno, ad appena pochi giorni dall’approvazione definitiva fu presentata ed illustrata- in un’assemblea ben partecipata da amministratori locali dell’intero comprensorio e dell’area nolana- dall’on.le Marco Di Lello, assessore regionale pro-tempore, che ne è stato tra i più attivi promotori, proprio nella spazio informativo della Comunità Montana del Vallo di Lauro e Partenio, in via Sant’Elia. E con l’on.le Di Lello importanti elementi chiarificatori sulla legislazione furono sviluppati dall’avv.to Felice Laudadio, esperto del settore e con larghe e riconosciute competenze in Diritto amministrativo.
Tra le specificità del Piano che sarà al vaglio dell’assemblea, merita attenzione la prevista configurazione dei comparti destinati all’edificabilità; una configurazione, di cui un interessante modello d’attuazione con qualificati riscontri è stato messo a punto- una decina d’anni fa- a Pomigliano d’Arco, uno dei sette dei 92 Comuni dell’area metropolitana di Napoli in regola con la legislazione del 2004, per un percorso di pianificazione sostanzialmente condiviso dalle precedenti amministrazioni di sinistra e sinistra-centro e dall’attuale con maggioranza di centro-destra, a supporto della migliore vivibilità possibile della Città del polo automobilistico, targato Fca e del polo aeronautico, targato Leonardo, già Alenia a capitale pubblico
E’ una scelta d’indirizzo, quella dei comparti, in virtù della quale e, semplificando al massimo, il 30 per cento delle aree rese edificabili- come nella fattispecie- va ceduto all’ Ente di piazza Lauro che l’acquisisce al proprio patrimonio disponibile per la realizzazione di opere infrastrutturali di pubblica utilità, come piazze, centri di aggregazione comunitaria e strade, inclusi gli interventi migliorativi del generale contesto territoriale di riferimento.
Il Piano urbanistico in arrivo segue quello approvato e vigente dagli anni ’90, integrato da un’unica “variante”, adottata nel 2008. Sono indicazioni significative, che inseriscono Sperone – il piccolo Comune di porta tra la Città metropolitana di Napoli e la Provincia di Avellino sull’asse stradale della Via nazionale della 7-bis- nel novero dei pochi Enti locali della Campania senza smagliature nel rispetto della normative urbanistiche e per l’edilizia costruttiva, stando …al passo con i tempi e senza fare frequente ricorso all’adozione delle “varianti” formalmente legittime, ma che, nella generalità dei casi, “coprono” speculazioni in danno del pubblico interesse, o regolarizzano “lottizzazioni” improprie, al limite o in contrasto con le norme di legge . E’ un dato, che appare eccezionale, se rapportato alla vasta portata degli abusi edilizi che si sono realizzati- e si realizzano senza difficoltà e contrasto- nella gran parte dei territori campani, costituendo per se stessi il brodo di coltura che concorre ad alimentare il fenomeno dell’illegalità diffusa, con il corollario della corruzione e, più spesso, delle “tecniche” dello scambio elettorale. Ed è, invece, una dato di normalità.
Alla seduta monotematica di mercoledì parteciperà il professore Pasquale Miano, progettista e redattore del Piano urbanistico comunale, di cui fornirà gli elementi, che ne identificano le connotazioni e gli obiettivi, nella generale visione della realtà urbanistica di Sperone che verrà.