di Gianni Amodeo
E’ interessante il prospetto che rappresenta il bilancio di chiusura del bando del Programma di sviluppo rurale della Regione Campania 2014\2020, correlato con il Progetto integrato giovani, nelle cui finalità rientra il rispetto dello sviluppo e dell’economia sostenibile. E’ un prospetto che fa risaltare un segnale di svolta significativo, tenendo presente che risultano oltre 2700 le domande, presentate dai giovani under 40 per essere ammessi alla concessione dei finanziamenti per la promozione delle attività d’impresa agricole. Le domande sono riferite a due misure d’incentivazione; una– con dotazione economica di 90 milioni di euro- concerne il primo insediamento in agricoltura di giovani imprenditori, in funzione del mantenimento della popolazione giovanile nei territori rurali esposti ai rischi della desertificazione sociale e produttiva – l’ altra– con dotazione economica di 50 milioni di euro-corrisponde al sostegno per il ricambio generazionale nelle aziende agricole, favorendo nel loro contesto l’inserimento di professionalità nuove, con approcci imprenditoriali innovativi nelle aree con migliori performance economiche e sociali. Per l’ una e l’altra misura con incentivi davvero vantaggiosi, si configura il riconoscimento del premio in ragione della computa realizzazione degli obiettivi previsti dal Piano d’azienda definito nei progetti illustrati nelle domande prodotte.
Il maggior numero di richieste appartiene ai giovani della provincia di Salerno, con 944 domande e altrettanti progetti; seguono le province di Benevento, Avellino, Caserta e Napoli, rispettivamente con 761, 560,312 e 139 domande. Di particolare rilievo il dato relativo alla provincia di Benevento, al cui indice demografico ch’è il più basso della Campania, corrisponde il secondo posto nella graduatoria delle istanze prodotte. Ma, al di là della realtà del Sannio, è il generale trend che consegna il bilancio di chiusura del bando, ad autorizzare auspici positivi per il recupero e il rilancio dell’agricoltura attraverso imprese guidate da giovani,la cui formazione tecnico-culturale può essere decisiva a stimolare e migliorare un intero sistema territoriale, aprendo importanti prospettive per le filiere produttive intersettoriali.
L’agricoltura cambiata e rinnovata da imprese giovanili, in grado di “leggere” bene le richieste del mercato, sapendo coniugare al meglio possibile- nelle pratiche colturali- la sostenibilità ambientale e la biodiversità, è una scelta che non ha alternative. Il considerevole numero delle domande prodotte costituisce il cambiamento di paradigma rispetto al passato; paradigma, che separava il lavoro agricolo dalla prassi d’impresa con tutto ciò che comporta sul piano formativo e delle conoscenze sia di carattere agronomico che più strettamente di profilo tecnologico. e
Chiuso il bando, le domande saranno sottoposte all’esame dei competenti organi di valutazione. I progetti più aderenti alle disposizioni e alle finalità del bando – in ordine alle misure incentivanti appena citate– saranno ammessi ai finanziamenti del Programma di sviluppo rurale, la cui dotazione economica e finanziaria destinata alla Campania vale un miliardo e 800 milioni. Una larga disponibilità di risorse che l’ Europa comunitaria pone in campo per investimenti di considerevole consistenza, per potenziare e far crescere il settore primario; una cospicua disponibilità, quale difficilmente – una volta concluso il settennio iniziato nel 2014- potranno essere confermati nella stessa consistenza dopo il 2020. Un treno in transito, su cui salire con convinzione e responsabile razionalità.