In anteprima vi diamo il dato appena battuto dalle agenzie di stampa: il Ministro dell’Agricoltura Turco ha ufficializzato che il raccolto 2018 sarà di 550 mila tonnellate.
Prima di entrare nello specifico di questo numero, ci preme sottolineare il metodo adottato dal Ministero dell’Agricoltura per giungere a questo risultato.
All’inizio del mese di luglio, gli agronomi del ministero, disseminati sul tutto il territorio Turco in cui si coltivano le nocciole (una striscia di territorio che si affaccia sul Mar Nero lunga circa 700 chilometri e larga 100 km) contano le nocciole presenti sui rami che sono oggetto del campione (parliamo di qualche centinaia di migliaia di rami ed ovviamente sono sempre gli stessi rami nel corso degli anni).
Da questa conta ne deriva una percentuale di nocciole in più o in meno rispetto a quelle contate, sugli stessi rami, nell’anno precedente. Conoscendo il valore della produzione dell’anno precedente, risulta facile stabilire il valore del nuovo raccolto. Il valore poi ottenuto viene riproporzionato in base ai nuovi terreni messi in esercizio nell’anno in corso.
Facciamo un esempio per meglio chiarire: supponiamo che nel 2017, sui 124.328 rami aggetto del campione erano state contate 3.800.000 nocciole. Supponiamo anche che nella conta di quest’anno, sugli stessi 124.328 rami, siano state contate 3.200.000 nocciole. Dato che 3,2 milioni di nocciole sono il 15,78% in meno rispetto ai 3,6 milioni contati nell’anno precedente, se il raccolto 2017 era stato di 700.000 tonnellate, vorrà dire che il nuovo raccolto sarà di 589.473 tonnellate. Se però la superficie coltivata a nocciole sarà aumentata del 3% (per effetto di nuovi impianti entrati a regime), si dovrà tener presente di questo dato e quindi il dato di previsione totale sarà di 607.157 tonnellate.
Questo appena riportato è un semplice esempio che non riproduce numeri reali ma riproduce fedelmente il metodo sperimentale adottato dal Ministero dell’Agricoltura; prima di questa previsione anche altri Enti si erano espressi sulle previsioni di raccolto 2018 ma, non potendosi basare su un metodo sperimentale, avevano azzardato numeri del tutto speculativi e per niente basati su criteri oggettivi.
Quali saranno le ripercussioni di un raccolto di 550.000 tonnellate sul prezzo delle nocciole?
Per fare qualche ipotesi dobbiamo basarci sui raccolti degli ultimi 3 anni e sulla ripercussione di questi sui prezzi dell’ultimo triennio.
Negli ultimi 3 anni, in Turchia, abbiamo avuto i seguenti raccolti:
anno 2015 680.000 tonnellate
anno 2016 468.000 tonnellate
anno 2017 700.000 tonnellate
I prezzi medi al quintale, nel territorio campano, sono stati i seguenti:
anno 2015 350 euro/quintale
anno 2016 320 euro/quintale
anno 2017 210 euro/quintale
Fermo restando l’anomalia del 2015 in cui il prezzo delle nocciole si è mantenuto alto a fronte della forte carenza del raccolto 2014, negli altri anni si è sempre mantenuta una stretta correlazione tra il dato del raccolto e il prezzo medio della stagione.
Il dato di quest’anno, anche a fronte del fatto che la campagna 2018 inizierà con pochissime scorte (ad oggi ad esempio in Turchia si sono commercializzate 750.000 tonnellate di nocciole a fronte delle 700.000 tonnellate di produzione 2017 che vuol dire aver eroso 50.000 tonnellate a stock della stagione precedente) si posiziona in una zona media tra i valori di produzione della campagna 2016 e quella della campagna 2017. E’ facile quindi prevedere che anche i prezzi subiranno la stessa dinamica.
Stimiamo quindi un prezzo medio di vendita tra i 250 e i 280 euro al quintale per le nocciole di maggiore qualità.
Già nelle ultime settimane di luglio assisteremo a qualche piccolo rialzo dei prezzi attuali poiché i commercianti più accorti, sulla base di queste notizie che arriveranno dalla Turchia in modo sempre più evidente, proveranno ad anticipare la normale dinamica dei prezzi per comprare nocciole a prezzi di saldo.
Vi manterremo aggiornati man mano che avremo ulteriori notizie dalla Turchia.
Ercolino Pasquale