Come al solito, in estate si cercano i festival e mi sento un po’ soffocare – lo ammetto – nelle solite proposte campane, che conosco a menadito. Anche spostandosi su e giù per l’Italia, tutti riuscirete a notare che ci sono certi concerti maledettamente di moda ogni anno in cui sembrano puntualmente riversarsi tutti i vostri contatti. Si tratta di solito di artisti validi, ma che non corrispondono all’esigenza di trovare qualcosa di davvero nuovo, interessante e diverso dalla solita solfa estiva e di ciò che avete già provato in passato.
Così, vedendo un po’ cosa offre l’Italia e senza varcare i confini esteri, passati ormai il Mi Ami milanese, il Meeting del Mare a Marina di Camerota ed altri piccoli festival forse in grado di emozionare anche i cuori più duri (tipo uno di cui preferisco non fare il nome in cui c’era anche Jerry Calà e che la dice lunga sul mio conto e di quanto sia alla ricerca di qualcosa di atipico). All’improvviso, dando un’occhiata alle date di Myss Keta, una cantante prodotta dall’etichetta garanzia di musica cool La Tempesta, e che mi stava incuriosendo con i suoi videoclip ipnotici, mi appare il Siren Fest di Vasto. Già da qualche anno aveva attirato la mia attenzione per il nome e il gradevole logo e che per il 2018 presenta come headliner niente meno che Slowdive e Public Ltd, oltre ad una lunga lista di altri artisti famosi e di livello internazionale, come i dEUS, e di cui, se presi uno per uno, si parlerebbe per abbastanza tempo sul perché potrebbe valere la pena di vederli dal vivo.
Il Siren consisterà in più palchi sparsi per la città (Piazza Del Popolo,Cortile D’Avalos, Giardini D’Avalos, Porta S.Pietro) e su una spiaggia di Vasto Marina, la Siren Beach, dove ci saranno il 27-28 e 29 dei concerti gratuiti (ma è possibile comprare un kit abbonamento + ombrellone). Sono assicurate navette che vanno avanti e indietro dal centro storico alla spiaggia. Insomma, 4 giorni di musica, distribuiti in più luoghi, tra mojito, ombrelloni e palazzi storici, con stand gastronomici e l’idea di trovarsi in un posto lontanissimo che in realtà è dietro l’angolo anche per noi campani.
Ma voi sapete cos’è Vasto?
Immaginate un piccolo paese dal centro storico, racchiuso fra mura di pietra, posto a più o meno 150 di altezza. Giù c’è il lungomare abruzzese, basso, sabbioso, di fronte la Croazia (da Ancona, a 230 km da Vasto, partono i traghetti per Spalato). Meno distante c’è Pescara (a 75 km), una città che sembra abitata da pedoni, cavalli, torri, in un reticolato perfetto, fatto di franchising, vita facile e gelaterie.
Inoltre Vasto e quella zona strabordano di storia, appartenendo all’ex Regno delle Due Sicilie, per la gioia degli amici neoborbonici. Non siamo neanche a 200 km da Napoli, passando per Venafrodopo essere usciti dall’autostrada a Caianello. Eppure, tradizionalmente, tutti i napoletani si riversano in Calabria e Puglia e quasi mai in Abruzzo. Anche detta Atene degli Abruzzi, questa piccola cittadina venne dipinta da pittori cari ai napoletani come Palizzi, che militava nella famosa Scuola di Resina nella seconda metà dell’800. Palizzi si era trasferito a Napoli per studiare, ma era originario di Vasto.
Tutto questo ha l’aria di una nuova riviera romagnola che deve ancora provare a giocare – per bene, s’intende – tutte le sue carte. Ma sicuramente si tratta di un posto dove è tutto semplice, compreso il relax.
Musica
Tornando a parlare del Siren, c’è da dire Vasto, copiando le influenze estere, vuole combinare musica, sdraio, lettini, cocktail e un sacco di altre cose belle. Gli Slowdive, per chi non li conoscesse, sono tra i maggiori esponenti del genere shoegaze, una branca dell’alt-pop e del dream pop nata in Inghilterra alla fine degli anni ’80. Tra l’altro gli Slowdive s’erano sciolti dopo il terzo album del 1995, Pygmalion, per andarsi a ricomporre ufficialmente solo nel 2017, quando viene pubblicato un quarto album dopo ben vent’anni di inattività e intitolato come lo stesso gruppo, Slowdive. Quindi, se vogliamo dirla tutta, non è neanche così scontato ritrovarli in giro.
Nei due giorni principali di festival (60€ l’abbonamento, 40€ la singola giornata), si esibiranno:
Venerdì 27 Luglio: I già detti Slowdive, i tedeschi Lali Puna attivi dal 1998 esponenti di di un genere molto carino chiamato indietronica, il duo Mouse on Mars (noto gruppo IDM, che è l’acronimo di Intelligent Dance Music), la già citata e italiana Myss Keta, Neil Halstead che è il fondatore degli Slowdive, The Rainband che sono altri britannici, Cosmo, 2Manydjs, Ryley Walker, Annabel Allum, Germanò.
Sabato 28 Luglio: Public Image Ltd (band post-punk fondata da Johnny Rotten, ex cantante dei Sex Pistols: ci rendiamo conto? un pezzo di storia), riuniti nel 2009 e con due ultimi ottimi album all’attivo; da Anversa i dEUS, un’altra band di tutto rispetto; dall’Inghilterra gli psichedelici Toy; Rodrigo Amarante, un polistrumentista americano-brasiliano famoso anche per essere l’autore del tema del telefilm Narcos oltre che fondatore del famoso gruppo di musica brasiliana Los Hermanos; l’italiano Colapesce, ed altri quali Bud Spencer Blues Explosion, Ivreatronic Djs, Amari, Mesa, Vanarin, Spielbergs.
Sul Beach Stage, ad ingresso gratuito, spiccano tra i vari nomi Bianco e i campani Fitness Forever (Torre del Greco) con le loro atmosfere estive.
Prezzi
40€ + prevendita per la singola giornata
60€ + prevendita abbonamento due giorni
www.ticketone.it – Bit.ly/SirenFestival18_Tickets – call center 892 101Distanza da Napoli
190 km, prendendo l’autostrada, uscita Caianello e proseguendo per Venafro.
219 km percorrendo la strada che passa per Avellino, Benevento e Campobasso.
info: www.facebook.com/sirenfestival e www.sirenfest.com
Pacchetti Hotel + Abbonamento disponibili su https://www.festicket.com/it/festivals/siren-festival/2018/
Girovagando ancora, le idee non mancano:
L’imbarco per le Tremiti
Di fronte ci sono le isole Tremiti, isole dimenticate, che a volerle immaginare senza esserci mai stati è impossibile e dove andava a rifugiarsi Lucio Dalla nella sua villa affacciata su una baia meravigliosa, Cala Matana, e che ha ispirato un intero album, “Luna Matana”, del 2001. Un po’ ironico, delle isole pugliesi di fronte Abruzzo e Molise. L’imbarco tipico per le Tremiti è da Termoli(provincia di Campobasso, a 32 km da Vasto), ma anche da Vasto è logico e facile raggiungerle, in circa un’ora di navigazione.
E per gli appassionati di cinema e di favole, il castello di Roccascalegna
Non distante, sulla via del ritorno o dell’andata, ci si può fermare al castello di Roccascalegna, dove è stato ambientato in parte il film di Matteo Garrone, Il racconto dei racconti, tratto dal libro del ‘600 di Giambattista Basile, il Pentamerone, famosa raccolta di fiabe in lingua napoletana (in cui è presente anche la più antica versione di Cenerentola).
Frantic a Francavilla (CH)
Per chi è in cerca di sonorità ancora più dure, il Frantic Festival a Francavilla a Mare è la scelta giusta. ll Siren non è infatti l’unica formula di festival estivo abruzzese. Qui siamo a 9 km da Pescara e 60 da Vasto. Nel cuore di agosto (16-17-18) con un calendario esclusivamente metal.
Abbonamento 3 giorni: 55€
Singola giornata: 25 €
Ciaotickets.com ➟ https://goo.gl/65HAB6
Diyticket.it ➟ https://goo.gl/YyM3rV
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