E’ allarme amianto nel territorio baianese, quelle che sembravano essere solo ipotesi in questi ultimi giorni stanno invece per diventare una triste realtà. La Procura di Avellino, grazie anche al suo nuovo procuratore Rosario Cantelmo, vuole vederci chiaro e capire bene quali sono le aree contaminate della provincia avellinese. Tra queste risulterebbe interessata anche un area del mandamento, precisamente Sperone, che sul suo territorio vede la presenza di diverse cave, nelle quali nei decenni passati sarebbe state interessate da sversamento di sostante nocive. Si tratterebbe di amianto grattato che ha interessato 499 elettromotrici e 1740 vagoni bonificati presso l’ex Isochimica di Avellino, e parte di queste sostanze sarebbero state smaltite illecitamente anche nell’area basso irpina. A parlare in questi giorni sono gli operai che in quella fabbrica vi hanno lavorato e si sono ammalati di tumore, già diverse decine i morti tra di loro, adesso hanno deciso di porre fine ad una strage annunciata. Lo stesso Giovanni Maraia di Ariano in Movimento invita all’ARPAC (Agenzia che effettua i controlli Ambientali) di effettuare controlli nelle cave di Sperone e nella vicina Tufino. Il baianese, quindi, in passato sembra essere stato un territorio molto “proficuo” per queste organizzazioni criminali per il loro losco guadagno ai danni della povera gente, la cosa che più fa rabbia e che molti sapevano ed hanno permesso tutto ciò.