Basta una bomba d’acqua e la piana di Licola si trasforma in un luogo degli orrori. Giovedì sera, dopo le piogge torrenziali dei giorni precedenti, l’alveo dei Camaldoli è esondato: l’acqua ha rotto gli argini in più punti ed ha allagato case e garage dei residenti. Ma non è finita qui. Ieri mattina, la spiaggia era invasa da rifiuti e carcasse. E da decine di topi morti. Scene di panico, disgusto e rabbia tra le decine di persone che speravano di poter godere di qualche ora di sole. «Avevo deciso di passare la mattinata sulla spiaggia ma appena arrivata sono rimasta sconvolta da uno spettacolo osceno», spiega Federica, giovane mamma di un bimbo: «C’erano topi morti sparsi sull’arenile, alcuni grossi come conigli; altri galleggiavano in mare, fino a quando la corrente li ha portati al largo. Un ragazzo ha avuto il coraggio e soprattutto lo stomaco di recuperare con un’asta di legno gran parte di quelli che stavano sulla sabbia per metterli vicino ai cassonetti dei rifiuti. Molte famiglie dopo aver visto tutto questo sono andate via».