La consigliera regionale: “De Luca incapace di mettere mano a programmazione sui reali fabbisogni”
“Incapace di mettere mano, per il terzo anno consecutivo, a una seria programmazione del fabbisogno delle prestazioni da acquistare dai centri accreditati, De Luca si trova ora costretto ad autorizzare le Asl regionali a sforare il budget annuale di spesa, già esaurito a luglio. E con l’ipocrisia che lo caratterizza, finge di prendersela con i laboratori di analisi per presunti fenomeni speculativi, scatenandogli addosso la Guardia di Finanza. Il problema resta una mancata programmazione basata su dati epidemiologici oggettivi. Non si è definito il fabbisogno, quindi i centri accreditati non hanno neppure ancora sottoscritto i contratti con le Asl per l’anno 2018, Tuttavia hanno lavorato in deroga, ipotizzando lo stesso budget di spesa dell’anno precedente, che è andato esaurito con due mesi di anticipo rispetto alle scorse stagioni. La verità è che l’incapacità della Regione di definire anticipatamente e su reali prospettive di fabbisogno i tetti di spesa per i centri accreditati ha dato adito agli imprenditori di erogare prestazioni eccedenti il budget storico, consapevoli che il blocco dell’attività avrebbe comportato una necessaria apertura dei cordoni della borsa e un inevitabile nuovo sforamento del budget. Così come è appena accaduto, con l’annuncio di De Luca di autorizzare le Asl a finanziare con fondi propri le prestazioni di analisi dei laboratori accreditati. Si chiude così un cerchio perfetto che si apre con le ataviche negligenze di questa amministrazione regionale e si chiude con gli immancabili sprechi a spese dei cittadini”. E’ quanto denuncia la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Valeria Ciarambino che annuncia una interrogazione per chiedere conto delle motivazioni di tale approssimazione nella gestione delle risorse pubbliche.
“Il vero problema – sottolinea Ciarambino – è nella incapacità delle strutture pubbliche di assolvere, almeno in parte, la domanda di prestazioni diagnostiche e riabilitative, sempre più appannaggio dei privati. E’ paradossale che distretti e ospedali non siano in grado di erogare direttamente prestazioni diagnostiche e riabilitative. Nei distretti si fanno prelievi e radiografie 2-3 ore al giorno con lo stesso organico e le stesse strumentazioni con cui nel privato si lavora incessantemente per l’intera giornata lavorativa se non, come accade per molti centri, nei giorni festivi e prefestivi. Il paradosso sta nel fatto che il personale dei distretti impiega tempo ed energie nel redigere note di debito e di credito relative proprio alle prestazioni dei privati, anziché utilizzare lo stesso tempo e le stesse energie per incrementare il numero di prestazioni che gli stessi distretti sono potenzialmente in grado di erogare”.